La prima manovra del governo Lega-M5S potrebbe arrivare a valere circa 28-30 miliardi, dei quali 12,4 necessari per sminare le clausole sull'Iva e altri 16 miliardi (non i 10 circolati nelle scorse settimane) per l'attuazione delle misure chiave per i due partiti di maggioranza. Secondo quanto riferito da fonti al lavoro sul dossier, con la sua dote da 8 miliardi la Lega punterebbe a finanziare il pacchetto fisco (senza intervento sull'Irpef) e le pensioni, il M5S l'avvio del reddito di cittadinanza. La filosofia della manovra sarebbe quindi quella di concentrare le risorse in pochi, incisivi interventi. Nel 2019 il focus sarebbe sulle imprese, con flat tax e 'super-Ires' per poi dare un segnale forte nel 2020 alle famiglie.