Falsa invalida nel Nisseno, scatta il sequestro da 25 mila euro
Percepiva, senza averne i requisiti, l'assegno di invalidita' civile. Per questo motivo la Guardia di Finanza di Gela, a conclusione di un'attivita' di indagini delegata dalla locale Procura della Repubblica, ha sequestrato circa 25.000 euro a una donna, D.R. 47enne di Butera (Cl). Le attivita' ispettive, effettuate mediante numerosi appostamenti, avrebbero consentito di appurare l'effettiva autonomia e l'assenza di impedimenti fisici da parte della donna, osservata mentre eseguiva atti di vita quotidiana come fare la spesa, accompagnare i figli a scuola, recarsi al mercato o guidare l'autovettura, senza necessita' di alcun ausilio e con totale liberta' dei movimenti.
Le Fiamme Gialle, esaminato il materiale acquisito e richiesta la documentazione riguardante la donna agli organi preposti all'accertamento dello stato sanitario e all'ente erogatore dell'assegno di accompagnamento, hanno acclarato che l'indennita' concessa e' stata ottenuta mediante artifizi e raggiri, traendo in inganno sia la commissione medica dell'Asl di Gela che il centro medico legale dell'Inps di Caltanissetta. All'indagata sono state contestate le ipotesi di reato di truffa aggravata ai danni di un ente previdenziale e falso per induzione in errore perche', dissimulando limitazioni funzionali e articolari, ha ottenuto l'invalidita' totale con inabilita' lavorativa al 100% percependo, indebitamente, l'indennita' di accompagnamento. Il Giudice per le indagini preliminari, confermando il quadro probatorio rappresentato dai finanzieri e formalizzato dalla richiesta del pubblico ministero, ha emesso un decreto di sequestro preventivo per equivalente, fino alla concorrenza di circa 25.000 euro, corrispondente alle somme indebitamente percepite sotto forma di indennita' di accompagnamento dall'aprile 2014 al febbraio 2018.