Edifici pubblici, al via progetto di verifiche nel Ragusano e nel Siracusano
La tragedia di Genova ha fatto scattare lo stato di allerta in tutto il Paese, non solo sulla salute di ponti e viadotti, ma, anche, sulla sicurezza di edifici pubblici, a cominciare dagli istituti scolastici e dagli immobili che ospitano sedi istituzionali, come Palazzi di giustizia, Municipi, uffici frequentati giornalmente da migliaia di utenti.
Nel territorio ibleo, ha già preso il via il “Progetto Ismers (Idoneità statica manufatti edili nei centri storici ad alto rischio sismico) promosso dai laboratori tecnologici e di ricerca Betontest di Ispica, diretti dagli ingegneri Gaetano Fidelio e Giovanni Solarino, in collaborazione con l'Università del Salento e la spin off dell'università di Pisa.
Si tratta di una vasto programma di monitoraggio dello stato di salute di alcuni edifici pubblici sparsi in otto comuni (Ragusa, Giarratana, Modica, Scicli, Pozzallo, Ispica, Noto e Rosolini), individuati di concerto con le amministrazioni locali e il Libero Consorzio Comunale di Ragusa ed il Vescovo di Noto Monsignor Antonio Staglianò. Il progetto è finalizzato a rilevare eventuali criticità e individuare gli interventi necessari di manutenzione e messa in sicurezza, tenuto conto non solo del progressivo invecchiamento delle strutture ma anche dell'elevato rischio sismico nell'area della Sicilia sud orientale.
Il team di tecnici e ricercatori, coordinato dal professor Corrado Monaca, ha eseguito questo mese le prime indagini negli edifici che ospitano la scuola primaria di piazza Martiri d'Ungheria a Giarratana, Palazzo Musso a Pozzallo, la scuola "Leonardo da Vinci" al primo piano del liceo classico "Curcio" a Ispica. Nei prossimi giorni i tecnici si sposteranno nella scuola “Einaudi”, per nuovi test e rilevamenti. Le analisi strutturali si avvalgono sia di attrezzature tradizionali sia di apparecchiature diagnostiche sofisticatissime e strumentazioni d'avanguardia con tecnologia a raggi x, che consentono rilevazioni anche a scala micro-nanometrica, offrendo così un quadro precoce dell'eventuale stato di degrado dei materiali che compongono gli immobili mediante l’analisi dei singoli reticoli strutturali a livello molecolare.
Tali interventi avranno un costo pari a zero per le casse dei Comuni interessati, poiché sono stati finanziati con fondi del ministero dello Sviluppo economico e della Commissione Europea.
Gli altri edifici interessati dal progetto ISMERS, saranno la sede del Libero Consorzio di Ragusa (viale del Fante); il Palazzo S. Domenico, il Palazzo degli Studi e il Palazzo Assenza attiguo al Castello di Modica; il Palazzo Spadaro e la sede del Liceo scientifico "Cataudella" a Scicli, il Palazzo comunale a Rosolini e un edifico scelto dalla Curia Diocesana a Noto.