Crollo a Genova, governo contro Autostrade: concessione in bilico
Dopo il crollo del ponte Morandi a Genova, che ha provocato almeno 39 morti secondo l'ultimo bilancio della Prefettura e 12 feriti in codice rosso, i vicepremier Di Maio e Salvini ed il ministro delle infrastrutture Toninelli puntano il dito sulla Società Autostrade.
"I responsabili hanno un nome e un cognome e sono Autostrade per l'Italia" ha dichiarato Di Maio a Radio Radicale. "Dopo anni che si è detto che le cose dai privati sarebbero state gestite molto meglio, ci troviamo con uno dei più gradi concessionari europei che ci dice che quel ponte era in sicurezza. Queste sono scuse. Autostrade deve fare la manutenzione e non l'ha fatta. Prima di tutto si dimettano i vertici".
"E' possibile, in caso di inadempienze, ritirare la concessione e far pagare multe fino a 150 milioni di euro - ha proseguito Di Maio - Autostrade non ha fatto la manutenzione" sul ponte Morandi: "Toninelli ha avviato le procedure" per il ritiro della concessione. "Può gestire lo Stato. Ad Autostrade paghiamo i pedaggi più alti d'Europa e loro pagano tasse bassissime perché sono posseduti da una finanziaria Benetton in Lussemburgo", ha sottolineato il ministro dicendosi "certo" che" il crollo del ponte Morandi "si poteva evitare: le condizioni visibili a tutti, non a un ingegnere, lasciano capire che la manutenzione non è stata fatta e per questo il ponte è crollato. Non è crollato per una fatalità ma perché non si è fatta manutenzione".