Ospedale di Modica: il Codacons accusa, il “Maggiore” contrattacca
Sembra destinata a finire all’attenzione della Magistratura una vicenda catalogata dal Codacons come caso di presunta malasanità all’ospedale di Modica e che, invece, il “Maggiore” rivendica come un esempio di efficienza, sia per l’operato del Pronto soccorso, che per quello del reparto di ortopedia.
I fatti. Venerdì scorso, al pronto soccorso del Maggiore, arriva un paziente, un giovane avvocato, che, a causa di un incidente stradale, presenta lesioni gravi a due dita della mano sinistra per cui necessita di un intervento urgente per riattaccare due falangi. Secondo quanto afferma il Codacons, l’uomo, a causa di una lunga fila di pazienti al Pronto soccorso, ha dovuto attendere per sottoporsi all’intervento – scrive il Codacons in una nota – con “la conseguente irrimediabile perdita di una falange”. L’associazione a tutela dei consumatori annuncia anche un esposto alla Procura di Ragusa per stabilire eventuali responsabilità.
Di tutt’altro tenore la ricostruzione della vicenda da parte del dottor Aldo Polara, il medico in servizio venerdì scorso, 3 agosto, al Pronto soccorso di Modica.
Il paziente – secondo quanto risulta dalla scheda di ricovero - è stato portato immediatamente dall’infermiere di triage in sala rossa dove è stato trattato con medicazione della ferita, preparazione all’intervento con elettrocardiogramma, esecuzione dei prelievi, radiografie del torace e della mano, somministrazione di terapia antibiotica e antidolorifica e portato in sala operatoria: il tutto tra le ore 11,53 e le 12,17, quindi 24 minuti.
Da qui, l’intenzione dei responsabili del “Maggiore” di far valere le proprie ragioni in merito all’operato di medici e infermieri, malgrado le note carenze di personale, più volte denunciate.