Sicilia, all'Ars un ddl sul randagismo: anche una banca del Dna
"Non e' solo una legge, e' una proposta culturale, con la quale non solo cerchiamo di allineare la Sicilia alle altre regioni italiane per sanare un gap che ci allontana fortemente dal resto della penisola, ma introduciamo delle assolute novita', come la banca del dna e la patente per i proprietari di cani particolarmente aggessivi". Lo ha detto il presidente dell'Ars Gianfranco Micciche', presentando all'Ars il ddl sul randagismo, che egli stesso aveva annunciato come "innovativo e rivoluzionario". "Si tratta di una rivoluzione culturale - ha aggiunto Micciche - non si potra' piu pensare in Sicilia di avere un cane e farne quello che si vuole. Se si e' proprietari di un cane, si e' legati a vita a quel cane e ai suoi discendenti. Con il dna si risale al proprietario del cane, mentre con il microchip questo non e' sempre sicuro". Il disegno di legge prevede infatti la mappatura genetica dei cani non sterilizzati e la creazione di una banca dati regionale del Dna canino per il controllo del randagismo. I proprietari dei candi piu aggressivi dovranno seguire corsi per imparare a gestire l'aggressivita del propiro cane e renderla meno pericolosa per la pubblica sicurezza. "Sara un ddl trasversale - ha affermato ancora il presidente dell'Ars -il primo firmatario non saro' io, ma il buon senso di tutti - ho chiesto alla presidente della commissione Sanita' Margherita La Rocca Ruvolo di discuterlo in commissione senza appartenenza alcuna, ma spero sia un ddl di tutto il parlamento". Rafforzato anche il ruolo delle guardie zoofile e previste sanzioni da 150 euro a 60 mila euro per i proprietari di cani che non osserveranno le prescrizioni. https://www.nuovosud.it/79516-cronaca-ragusa/abusivismo-modica-ventidue-.... Un disegno di legge che, pur mantenendone i principi, rielabora la legge regionale n. 15 del 3 luglio 2000 sull'"Istituzione dell'anagrafe canina e norme per la tutela degli animali da affezione e la prevenzione del randagismo". "Per evitare che si verifichino altre stragi come quella di Sciacca del febbraio scorso, quando furono avvelenati piu' di trenta cani o casi come quello di pochi giorni fa del bambino di Bagheria morso al volto da un randagio - ha affermato ancora Micciche - la norma ha l'obiettivo di risalire ai proprietari dei cani vaganti attraverso la genotipizzazione". Oltre ai microchip previsti dalle vecchie norme, che consentono di avere il controllo di ogni randagio, tramite la mappatura genetica, adesso si potra' risalire ai proprietari trasgressori e addirittura individuare i genitori del cane abbandonato. L'articolo 4 prevede l'obbligo per chi possiede cani non sterilizzati di consegnare o spedire alla Banca del genoma, istituita presso l'Istituto Zooprofilattico sperimentale della Sicilia, un campione biologico, una goccia di sangue, un tampone della mucosa gengivale o qualche pelo, entro un anno dalla nascita dell'animale o entro 30 giorni dal possesso, nel caso in cui l'animale non fosse registrato. Pena sanzioni onerose per i proprietari inadempienti, i cui proventi andranno ai Comuni che potranno avviare campagne straordinarie di sterilizzazione. Hanno conribuito alla stesura del ddl Giovanni Giacobbe, componente del tavolo tecnico sul randagismo del Ministero della Salute e Giovanni Scala, giurista esperto in materia.