Catania: insoddisfatto della riparazione, spara al meccanico
Insoddisfatto della riparazione, spara al meccanico. E' accaduto a Catania, dove Alfio Sanfilippo, 51 anni, e' stato arrestato da agenti della Squadra Mobile per tentato omicidio. E' accusato di avere sparato il 23 giugno scorso in via De Lorenzo a Catania a un meccanico che non avrebbe riparato a dovere il suo scooter. A Sanfilippo e' stata contestata l'aggravante dei motivi abietti o futili, e dovra' rispondere anche di detenzione e porto illegale in luogo pubblico di un'arma da fuoco.
La vittima era stata accompagnata presso il Pronto Soccorso dell´Ospedale Vittorio Emanuele, dove i sanitari avevano riscontrato una ferita all´emotorace sinistro e ad un arto superiore. Le indagini coordinate dalla Procura Distrettuale della Repubblica hanno permesso di individuare il luogo teatro del fatto in via De Lorenzo, nel rione di San Cristoforo, nei pressi dell´officina meccanica di riparazione motocicli gestita dalla vittima. Nel sopralluogo nell´officina la Polizia Scientifica rilevava e repertava diverse tracce di sangue. Contestualmente venivano sentiti la guardia particolare giurata in servizio presso il Pronto Soccorso e l´uomo che aveva accompagnato il giovane meccanico all´ospedale. Gli uomini della Squadra Mobile nella ricognizione del luogo accertavano che non vi erano sistemi di video-sorveglianza rilevandone pero' uno collocato in una via a poca distanza dall´officina meccanica della vittima, le cui immagini risultavano di rilevante valore probatorio. In particolare dalla visione si notava transitare un individuo, a bordo di una bicicletta di colore scuro, un pregiudicato riconosciuto dagli uomini della Squadra e ritenuto esponente della cosca Cappello-Bonaccorsi. Da un´attenta visione dei filmati si rilevava che il soggetto in bici era seguito anche da un giovane alla guida di uno scooter SH 150, di colore bianco, intestato alla figlia del fermato.
Trascorso un breve lasso di tempo, i due soggetti transitavano nuovamente, facendo il percorso inverso. Considerate le circostanze di tempo e di luogo, personale della Squadra Mobile si recava presso l´abitazione del pregiudicato, dove veniva eseguita una perquisizione. Sul terrazzo dell´abitazione, venivano rilevati diversi capi di abbigliamento stesi ad asciugare, insieme ad un borsello di colore blue ancora gocciolante. Tra questi, i poliziotti rinvenivano un paio di jeans, una camicia ed un borsello perfettamente coincidenti con l´abbigliamento indossato dal soggetto in bici.
L´attivita' di ricerca delle prove proseguiva, con l´ausilio di Unita' Cinofile, presso una stalla-deposito sita nel rione San Cristoforo, nella disponibilita' del fermato. Qui venivano rinvenuti e sequestrati 4 bossoli calibro 38 ed una bici elettrica di colore grigio scuro, corrispondente a quella riprodotta nei fotogrammi.
Le indagini permettevano di appurare che, la mattina del 23 giugno, presso l´officina di riparazione motocicli della vittima si era verificata una violenta lite tra il genero del fermato, che vi si era recato per riparare lo scooter della moglie, ed il giovane meccanico. La discussione si faceva sempre piu' accesa fin quando i due venivano alle mani. La circostanza della lite presso l´officina veniva confermata dalla figlia e dal genero del fermato che, in effetti, presentava una ferita lacero-contusa alla testa.