Il "Sexy Bike Wask" ad Avola, scatena la bufera in consiglio comunale
Al consiglio comunale di Avola è la maggioranza politica che sostiene il sindaco Cannata a decidere se trattare o meno in aula un argomento ritenuto importante dalla minoranza per l’evidenza dei fatti successi , per il quale il 20 maggio scorso ebbe a prendere posizione critica sul “ piccante” show di due ragazze e un ragazzo in costume da bagno anche il vicario –foraneo della città e presidente dell’Associazione Meter onlus don Fortunato Di Noto. Una vicenda, lo spettacolo all’aperto finito nella bufera del “ Sexy Bike Wash” svoltosi intorno a mezzogiorno la domenica dell’Ottava di San Sebastiano in piazza Umberto I, organizzato con il patrocinio del Comune dall’Associazione Avola Bikers, avrebbero voluto tornarci i nove consiglieri di minoranza ( Inturri, Sano, Seby Rossitto, Alia, Tardinato, Antonino Amato, Caldarella, Rametta e Caruso), dopo che gli stessi il 22 maggio scorso presenteranno una mozione semplice di indirizzo politico (“ sfiducia”) con la quale si chiedeva al Primo cittadino di rimuovere dall’incarico l’assessore allo Spettacolo Luciano Bellomo, reo di essere stato presente sul palco durante il “ sexy” spettacolo e non aver interrotto lo show ritenuto peccaminoso e offensivo per la pubblica moralità, e al sindaco Cannata di fare pubbliche scuse per quanto accaduto. Niente di tutto questo, perché la mozione politica di “ sfiducia” portata in consiglio comunale nella seduta di aggiornamento del 9 luglio scorso non è stata neppure letta, dopo che il componente di maggioranza Tullio Urso ha sollevato il fatto che la richiesta della mozione contro l’assessore Bellomo presentava una questione “ pregiudiziale”, e per tale motivo non poteva essere trattata , né discussa in aula. Inutili gli appelli alla maggioranza e al presidente del consiglio Fabio Iacono da parte dei consiglieri di minoranza Inturri, Sano, Tardonato e Nino Amato i quali contestavano la presunta “ pregiudiziale” sulla cui legittimità o meno non ha voluto neppure entrare nel merito per un parere il segretario generale Maria Grazia D’Erba. “ A rimuovere l’assessore dall’incarico non può essere il consiglio comunale ma è prerogativa del sindaco”, è stata la giustificazione e il chiarimento normativo dell’assessore Samantha Morale e del consigliere di maggioranza Coletta. A votare poi per la “pregiudiziale” sulla mozione sono stati dieci consiglieri di maggioranza, con l’astensione del presidente Iacono e sette voti contrari della minoranza. Ai nove consiglieri di opposizione proponenti la mozione di “ sfiducia” all’assessore Bellomo, non è rimasto altro di far sapere pubblicamente con un comunicato stampa quanto successo in aula e il fatto che appigliandosi sulla “ pregiudiziale, dubbia e pretestuosa, i consiglieri di maggioranza, hanno negato il confronto democratico in aula su fatti di rilevanza pubblica. “ Ritenendo gli stessi firmatari del documento, per quanto accaduto, “ un comportamento grave e deplorevole. ” Ma, anche, - scrivono i nove consiglieri di minoranza, “ un vero e proprio colpo di mano non solo contro le prerogative dei consiglieri, ma contro la Istituzione nel suo complesso. Ritenendo, oltremodo che, “ il fatto ( di non far discutere in aula la mozione di indirizzo politico) è particolarmente inquietante se si considera che tale inqualificabile atteggiamento potrebbe essere attuato nei confronti di qualunque argomento posto all’ordine del giorno di un consiglio comunale richiesto dalla minoranza nei cui confronti astrattamente potrebbe ipotizzarsi speciose quanto strumentali ‘’questioni pregiudiziali o sospensive ’’ per evitarne la discussione.” Pertanto, “ di fronte a tali gravi fatti la minoranza , - chiude il comunicato dei nove consiglieri – si riserva di informare il Prefetto di Siracusa e le Autorità competenti, confidando in una maggiore sensibilità istituzionale.”
Antonio Dell’Albani