Catania,il tecnico Andrea Sottil: "Ho lasciato la B per una piazza che amo"
Andrea Sottil si presenta alla stampa a Catania. E' caricatissimo per la chiamata sulla panchina rossazzurra. “Ringrazio la proprietà e il direttore Pietro Lo Monaco e il ds Cristian Argurio per avermi scelto. Catania significa tanto avendo giocato qui e vissuto l’ambiente. Adesso è in C ma questo nulla toglie al fatto che questa è una panchina prestigiosa. Essere allenatore della squadra rossazzurra è motivo d’orgoglio. Il richiamo del Catania è stato forte e non ci ho pensato molto a firmare e non vedo l’ora di iniziare questo percorso. Le idee sono chiare e posso contare sull’esperienza dei miei dirigenti. Il Catania in C è la squadra che tutti vorranno battere ma noi cercheremo di imporre il nostro gioco. Vogliamo creare una identità vincente. Servono profili in sede di mercato giusti perchè giocare a Catania servono calciatori tecnici ma anche con personalità. A Catania non basta impegnarsi, bisogna fare allenamenti con l’anima e col cuore. Chi accetta il Catania non deve venire per timbrare il cartellino. Da 8 anni inseguivo la B e sarebbe stato bello farla, ma la scelta di venire a Catania è stata personale e dettata dal cuore”. Lodi? “Ha determinate caratteristiche e anche se non è più un giovanotto, è determinante a volte e da centrocampista può farlo anche spostandolo qualche metro più avanti” Le nostre avversarie? “Catanzaro, Casertana, Siracusa e Monopoli insidiose ma anche il Trapani se risolve i suoi problemi potrebbe lottare per la B”.