A Marzamemi arriva Nao, il robot sviluppato dai ragazzi del Bartolo
Impegno, dedizione, applicazione, studio e sacrificio. E' questa la ricetta che un gruppo di studenti dell'Istituto Tecnico Michelangelo Bartolo ha utilizzato per raggiungere il loro obbiettivo: sviluppare, seguiti dai professori Giannitto e Minardi, il programma di robotica insieme a Nao, un robot sviluppato per il settore dell'istruzione e per l'intrattenimento dei più piccoli. Così, mentre a Marzamemi si svolge la quarta edizione del Festival del Pesce Azzurro, i ragazzi dell'ITIS portano Nao nel borgo ,nella splendida cornice di piazza Regina Margherita, dove il vecchio e il nuovo si incontrano, tra un selfie, un'apericena e il profumo del fritto di pesce, Nao conquista i più piccini, balla la macarena e saluta gli amici con il tradizionale"Ciao Mpari. "Un risultato importante per i ragazzi che si impegnano in questo progetto - ha affermato il Prof Giannitto - noi li seguiamo ovunque, perchè siamo sempre in servizio ed è un piacere sviluppare con loro questo progetto". Non poteva mancare la voce del gruppo che sui social si fa chiamare Pachino Express e che sono già reduci da un importante evento a cui i ragazzi dell'ITIS hanno partecipato la Nao Challenge 2018 organizzata sull territorio nazionale presso L'Opificio Gonelli e che ha visto i ragazzi piazzarsi al secondo posto per la categoria social e la settimo posto della classifica generale. "Puntiamo alla versione business - affermano i ragazzi in coro tenendo in braccio Nao - per il momento stiamo cercando di studiare attorno al linguaggio e alla programmazione,con attività di Problem Slving su Nao abbiamo introdotto nel suo sistema operativo, informazioni elementari: ballo intrattenimento, saluto, ma in futuro vogliamo migliorarlo e presentarlo con un'altra versione, il prossimo anno siamo già in quinta,quindi Nao sarà un argomento d'esame e noi dobbiamo fare il nostro lavoro e la nostra belle figura con i professori." Nao appare così, una proiezione futura che ha come cornice lo scenario di un borgo di pescatori targato 1630. Guardo i ragazzi che prendono per la mano Nao, uno di loro sorridendo si gira e mi dice: "Lo portiamo a fare un giro, e magari a prendere un aperitivo".
Giuseppe Campisi