Modica, convegno su Emanuele Guerrieri a 50 anni dalla morte
Una dedizione alla politica con la “P” maiuscola e un impegno verso il territorio ibleo da fare arrossire di vergogna molti politici del nostro tempo, quelli che vengono chiamati “del bla bla” e che, purtroppo, non contribuiscono a dare della politica italiana una immagine rassicurante e veramente rappresentativa del mandato elettorale ricevuto.
Chi, invece, viene, da sempre, considerato uno dei politici più lungimiranti della provincia di Ragusa, e non solo, è il modicano Emanuele Guerrieri, nato nel 1900 e morto il 26 febbraio de 1968. Guerrieri, uno degli esponenti più importanti della Democrazia Cristiana, è stato membro dell'Assemblea Costituente e della Camera dei deputati per le prime tre legislature. È stato per due volte sottosegretario di stato e segretario dell'ufficio di presidenza della Camera nella seconda legislatura fino al 22 maggio 1957.
La sua figura, in occasione del 50esimo anniversario della morte, è stata ricordata sabato scorso in un convegno organizzato dal Rotary Club di Modica e svoltosi al Teatro Garibaldi. Relatori, l’avvocato Antonio Borrometi; il medico Giovanni Adamo; lo storico Giuseppe Barone ed Emanuele Guerrieri, nipote del politico modicano. Ha moderato l’incontro il presidente del Rotary, Filippo Castellett. I relatori hanno approfondito i vari aspetti della vita di Guerrieri. In particolare, Borrometi si è soffermato sull’attività di avvocato dell’onorevole Guerrieri; Adamo ha collegato del parlamentare modicano alla proficua attività svolta a Roma da Guerrieri per arrivare alla realizzazione dell’ospedale “Maggiore”, finanziato, a metà degli Anni Cinquanta, con un miliardo di lire; Barone ha sottolineato come la lungimiranza e la capacità di creare sinergie fondamentali tra le amministrazioni locali, la Regione e il Governo Nazionale, abbiano avuto un peso determinante per fondamentali realizzazioni nel territorio ibleo: il ponte, a Modica, che porta il suo nome; il porto di Pozzallo; la diga sull’Irminio; il piano delle case popolari a Modica e Scicli; l’area industriale al servizio del porto di Pozzallo. Il nipote ha parlato, infine, della figura di Guerrieri inserita nell’ambito di una famiglia dalle solide basi morali.
Per sottolineare lo spessore, umano e politico dell’onorevole Emanuele Guerrieri, è stato ricordato un episodio più unico che raro nella politica italiana. Alla terza legislatura di Guerrieri, il presidente del Consiglio, Amintore Fanfani, lo nominò ministro della Marina Mercantile. Guerrieri rifiutò l’incarico motivando il suo no con il fatto di non avere le necessarie competenze per assolvere al meglio quel compito.
A conclusione del convegno è stata inaugurata, a Palazzo Grimaldi, la mostra fotografica-documentaria dedicata al parlamentare modicano, curata da Marcella Burderi.