Operazione antidroga a Potenza, 36 persone arrestate
Operazione antidroganelle province di Potenza, Bari, Avellino e Bologna, una vasta operazione del nucleo investigativo del comando provinciale carabinieri di Potenza, sotto il coordinamento della Procura della Repubblica, in particolare della DDA, del capoluogo lucano. Trentasei le persone finite in carcere o agli arresti domiciliari accusate di associazione per delinquere finalizzata al traffico ed allo spaccio di cocaina, hashish e marijuana. Le indagini, coordinate dalla DDA di Potenza, iniziate nel 2014, hanno dimostrato l'esistenza di una consolidata filiera di personaggi pugliesi e lucani, impegnata in interazioni illecite con altre consorterie criminali del vulture melfese consistite soprattutto in rifornimenti costanti di ingenti quantitativi di stupefacente da importanti clan di Andria, a loro volta gravitanti attorno alla figura del narcotrafficante Giuseppe Pasculli, attualmente detenuto nel carcere di Lecce per pena definitiva con scadenza nel 2027.
Le indagini hanno permesso di individuare in Genzano di Lucania (Pz) la sede operativa della compagine criminale e la principale piazza di un fiorente mercato di droga, gestito sotto forma di oligopolio da un'articolata organizzazione, con la fattiva collaborazione di altri gruppi radicati nella provincia di Potenza. In particolare, l'elemento di maggiore caratura della consorteria, Antonio Piccolo, e'
risultato essere il referente esclusivo per i rapporti intrattenuti con rappresentanti di spicco della criminalita' organizzata andriese vicini al clan "Pesce-Pistillo".
Sono state documentate numerose cessioni di droga presso i luoghi piu' frequentati dai giovani tra Potenza, Genzano, Tolve e Banzi. Oltre a far ricorso ad un linguaggio criptico nelle conversazioni i trafficanti di droga utilizzavano anche
sofisticati congegni di apertura dei vani ripostiglio nelle auto, messi a punto da meccanici compiacenti.