Modica, ForteLibro: serata conclusiva dedicata a scrittrici e giornaliste
Con la consegna del premio "Ercole di Modica" al regista Alberto Sironi si è conclusa, domenica sera, all'Auditorium Floridia, la seconda edizione di ForteLibro Festival.
Nella sessione mattutina Rosalba Perrotta con il suo “L’Uroboro di Corallo” ha dialogato con Gloriana Orlando stuzzicata dalle domande sui tanti personaggi che popolano il romanzo.
Può un’eredità imprevista cambiarti la vita, anche se non sei più giovanissima e non ti aspetti più nulla dal mondo? Sì, se l’eredità è una spilla di corallo a forma di uroboro. Di un suo supposto potere magico è convinta Anastasia, una donna all’antica, insicura e piena di remore, che vive l’abbandono del marito come una colpa e ha congelato la propria esistenza nell’attesa di un suo improbabile ritorno.
Delicato sino al confine con la leggerezza il quinto romanzo di Tea Ranno “Sentimi” intervistata dalla giornalista Chiara Scucces; romanzo che è diventato alla sua uscita un caso letterario.
Durante una notte surreale, e nello stesso tempo fin troppo reale, una donna, una scrittrice, tornata nel paese siciliano dove è nata, ascolta decine di voci che giungono da un altrove indistinto, che si fanno strada in una nebbia strana, inquietante. Sono voci di donne morte, che vogliono, devono, raccontare le loro storie perché la scrittrice le trascini fuori dall'oblio al quale sono destinate.
C'è tutto nella storia di Besnik c'è il coraggio, c'è la forza, c'è l'amore e la follia, c'è il caldo rimpianto per quel che poteva essere e non è stato. C'è il successo e la gioia per quel che oggi è diventato. Questo il senso dell’incipit di “A mani nude” di Lucia Andreano presentata dalla giornalista Franca Antoci.
Dal dialogo nasce la scoperta di una trama di una storia singolare: dalle campagne del sud dell'Albania, dove Bes nasce quarantotto anni fa, alle cime delle Alpi albanesi dove viene inviato durante la guerra tra Serbi e Croati, e poi le campagne cretesi dove raccoglie l'uva sultanina e fa l'artigiano nelle botteghe, fino ad arrivare da clandestino sulle coste del sud Italia e in Sicilia, a Caltagirone. Un cammino lungo e doloroso, fatto di rinunce e umiliazioni, di false identità e mortificazioni, pieno di solitudine, di silenzio e di notti interminabili. Una scelta dettata dalla voglia di libertà e dalla passione per l'arte, dalla forza di non piegarsi ad una vita che non sentiva sua. Sensibilità, leggerezza, senso di un’umanità mai smarrita il ricamodi un personaggio che ha riscattato un passato di sofferenze.
Sul palco dell’Auditorium “Pietro Floridia” infine il cinema. “ Per ogni persona incontrata” di Francesca De Sapio, già compagna di Al Pacino e docente all’Actor’s studio di New York, la più prestigiosa scuola al mondo per attori e attrici.
Peppe Pitrolo ha conversato con Francesca De Sapio. Il libro è un racconto di memorie che attraverso i protagonisti americani narra il cinema con un’angolatura assolutamente originale.
La serata si è conclusa con il dialogo tra Sarah Zappulla Muscarà e il regista Alberto Sironi sul senso della fiction “Commissario Montalbano”. Un film di parole e di narrazione sul set, sulla scelta degli attori, sui luoghi, sulle musiche, sui retroscena di una fiction che ha fatto la fortuna del territorio ibleo con l’incomparabile bellezza dei paesaggi e dei luoghi.
Affollata, infine, la sala del libro nel villaggio dedicato all’isola dei libri e all’isola dei ragazzi. Sei i romanzi presentati nell’ultimo giorno del Festival che ha fatto riscontrare i favori del pubblico attratto da giovani e poco noti autori che raccontano storie che hanno attinenza con i luoghi di nascita. Nell’isola dei Ragazzi puntata sul Santo del giorno, ovvero San Giorgio, con laboratori di scrittura e di lettura.