Agenti penitenziari colti da malore nel carcere di Cavadonna a Siracusa
Alcuni agenti di polizia penitenziaria che stanno protestando nel carcere di Siracusa, sono stati colti da malore. A darne notizia è il sindacalista Nello Bongiovanni. Sono infatti una cinqantina su 109 in servizio che da quattro giorni si sono autoconsegnati per protestare contro i turni massacranti e la cronica carenza di organico. Qualcuno di loro ha accusato un alzamento della pressione, altri tachicardia. Bongiovanni dice: "Di fronte alla nostra sacrosanta vertenza il silenzio è assoluto da parte della firezione, Prap ed il Dap. Si tratta di una vera vergogna". L'autoconsegna significa che dopo il turno di lavoro, gli agenti che protestano rimangono nel carcere di Cavadonna senza andare a casa.
L'Ugl interviene in merito alla protesta degli agenti che si sono autoconsegnati nella Casa circondariale di Siracusa. "Abbiamo inviato una lettera al ministro della Giustizia, Andrea Orlando, per invitarlo a prendere atto della situazione e a prendere opportuni provvedimenti in merito. La situazione e' ormai insostenibile, non solo in questa citta' ma anche in altri Istituti, compresi quelli del Nord". E' quanto dichiara il segretario nazionale Ugl Polizia penitenziaria, Alessandro De Pasquale, che chiede "misure idonee a garantire l'ordine e la sicurezza all'interno degli Istituti penitenziari e i diritti dei lavoratori". "Vi e' necessita' - sottolinea De Pasquale - di potenziare le unita' della Casa circondariale di Siracusa per fare fronte al sovraffollamento, cosi' da instaurare turni equi, con orari confacenti alla salute delle agenti e degli agenti, assicurando il giusto riposo e restituendo dignita' professionale a persone che svolgono il proprio lavoro sotto al limiti della sicurezza".