Noto, sindaco accusato da "La Spia": botta e risposta Bonfanti-Borrometi
Questa mattina il sindaco di Noto Corrado Bonfanti ha convocato una conferenza stampa per rispondere ai quesiti pubblicati in calce a un articolo apparso sulla testata giornalistica laspia.it a firma di Paolo Borrometi. Era previsto anche l’intervento via Skype di quest’ultimo, ma il protrarsi dell’udienza di un processo in cui Borrometi è parte offesa ha fatto saltare tutto. «Ho il piacere di rispondere a tutte le domande – ha esordito Bonfanti – visto che non me ne è stata data l’opportunità. Ritengo che Borrometi sia un giornalista coraggioso e libero, molto abile nel giornalismo di inchiesta. Le domande ben circostanziate devono essere esitate. Dall’esito delle stesse, l’inchiesta può assumere connotati più diversi o rivelarsi infondata. Sono qui per rispondere…» Bonfanti ha così riavvolto il nastro e risposto uno per uno ai quesiti sollevati nell’articolo, spiegando che tutte le spese della campagna elettorale sono state rendicontante e trasmesse alla Corte d’Appello di Palermo, augurandosi inoltre che anche gli altri candidati abbiano fatto lo stesso. Ha poi aggiunto che gli uffici comunali sono a disposizione per qualsiasi chiarimento di carattere gestionale e amministrativo circa le modalità di svolgimento delle gare di appalto; e che l’assunzione della signora citata nell’articolo risale a un periodo antecedente all’inizio della sua sindacatura. Infine Bonfanti ha rivolto un invito al giornalista Borrometi dichiarandosi «pronto a nominarlo assessore alla Legalità»
BORROMETI RISPONDE: COLPO DI TEATRO DEL SINDACO
Ringrazio il Sindaco di Noto, dottor Corrado Bonfanti, per il simpatico “colpo di teatro” di affidarmi l’incarico di assessore alla Legalità e per le parole di stima che mi ha pronunciato oggi in conferenza stampa e, successivamente, nel corso di una telefonata.
Ovviamente, però, oggi continuo a fare il giornalista, studiando da questa posizione terza gli atti amministrativi, con l’unico scopo di informare.
Sono contento che lo stesso Sindaco abbia ammesso dell’esistenza del bonifico e preoccupato dell’omissione del dipendente comunale Mina che, incredibilmente, ha per oltre un anno mancato di riferire su quella cifra, addirittura utilizzandola.
Nel mio articolo non è mai contestata l’assunzione, chiaramente antecedente, della sorella di Giuseppe Crispino come dipendente, quanto invece il ruolo di responsabilità del personale che la stessa Elita Crispino ha ottenuto nella ditta dopo che la "Asb Srl" si è aggiudicata l’appalto con ribassi che, secondo le direttive dell’Anac, appaiono opachi.
Come qualsiasi lavoro d’inchiesta va giudicato nella sua interezza e sequenza cronologica dei fatti e descrive un quadro complessivo a Noto al quale non si può non legare la questione delle firme false a carico del consigliere comunale Corrado Cultrera, che denunciai con un altro articolo mesi fa, ancora irrisolta ed anzi liquidata dallo stesso con il suo rientro nella civica Assise.
Su questa linea e con questo spirito continuerò la mia attività giornalistica, pronto sempre a qualsiasi occasione di confronto e di crescita personale e professionale