Siracusa e la gestione del Teatro comunale, 'Inda? "No grazie"
In una città come Siracusa che fa di Ortigia il polo di attrazione di un flusso turistico in costante aumento, le attività legate alla diffusione della cultura rimangono una Cenerentola. Due sale cinematografiche, di cui una con più programmazioni, una stagione teatrale di cui è direttore artistico il floridiano Sebastiano Lo Monaco, molte piccole rassegne portate avanti da appassionati e da scuole dilettantistiche di teatro. A Siracusa la voglia di cultura c’è, c’è fame di mostre, di rassegne, a Siracusa c’è un teatro comunale inaugurato con clamore nel dicembre 2016 che ancora non ha avviato una sua stagione teatrale vera e propria. Gli spettacoli ci sono ma pochi in verità e spesso non di rilievo, si concede il luogo per convegni, visite guidate ma niente che vada oltre e dia lustro e risposte ad una città che attende. In questo scenario culturale opera la Fondazione Inda; commissariata per due anni oggi vanta un incremento di tutte le attività, compresi i ricavi da biglietteria, un nuovo statuto “disegnato in modo da mitigare le vulnerabilità presenti nel precedente, e con ben definiti compiti e ruoli del Sovrintendente e del Consigliere delegato”. Artefice di tutto ciò Pier Francesco Pinelli, ex commissario straordinario, oggi, secondo quanto si legge dalla carta stampata, nominato in extremis dal ministro Franceschini consigliere delegato. Un ruolo diverso, come lo stesso Pinelli afferma: “Il commissario straordinario, proprio per la specificità della propria carica, ha di fatto ogni potere mentre il consigliere delegato è uno dei cinque componenti del consiglio d'amministrazione. A questo bisogna aggiungere che, come previsto dalla legge, dopo l'insediamento del consiglio d'amministrazione sarà necessario procedere alla nomina del sovrintendente”. Di fatto Pinelli fa ancora parte della Fondazione, una macchina che per pochi mesi dà lavoro a 150 persone, incluso il personale di accoglienza al teatro greco. Quest’anno, forte dell’azzeccata direzione artistica di Roberto Andò, la Fondazione porterà a Siracusa per il 54° ciclo di rappresentazioni classiche, sei produzioni: le due tragedie, “Edipo a Colono” di Sofocle, con la regia di Yannis Kokkos ed “Eracle” di Euripide diretto da Emma Dante, la commedia “I Cavalieri” con la regia di Giampiero Solari e due “eventi speciali”, “Conversazioni con Tiresia” scritto e rappresentato da Andrea Camilleri appositamente per l’INDA con la regia di Roberto Andò e “Palamede” scritto e rappresentato da Alessandro Baricco. Per attrarre un pubblico che è sempre più legato al cinema e alla televisione verrà replicata “Rane” con il duo comico Ficarra e Picone. Una scelta intelligente che coniuga il teatro puro, incarnato da Kokkos e da Emma Dante e da attori come De Francovich, Santospago e Corace alla commedia di impronta cinematografica da botteghino di Giampiero Solari, Pannofino, e Ficarra e Picone, cara al grande pubblico. “Allungamento della stagione con spettacoli di altissima qualità, coinvolgimento di registi e artisti di fama internazionale, attenzione alle nuove generazioni e valorizzazione della cultura classica e del patrimonio dell’INDA” queste le parole chiave, si legge nel comunicato della Fondazione a cui si aggiunge l’attività dell’Accademia d’Arte del Dramma Antico, con gli allievi provenienti da ogni parte d’Italia e le loro performance, da ultimo la “Cassandra” di Christa Wolf, domenica alle 19 al teatro comunale, locato dal Comune di Siracusa col pagamento del canone concessorio, per l’occasione. Alla domanda se la Fondazione fosse interessata alla gestione del Comunale, Pinelli ha diplomaticamente risposto: “La Fondazione Inda è impegnata totalmente nell'organizzazione della stagione 2018 al Teatro greco di Siracusa che come illustrato in conferenza stampa rappresenta uno sforzo produttivo molto importante per tutta l'Inda con i tre spettacoli classici, Edipo a Colono, Eracle e I Cavalieri, la riproposizione per quattro date della commedia Le Rane, la produzione di "Conversazione su Tiresia" di e con Andrea Camilleri, lo spettacolo Palamede di e con Alessandro Baricco e le conferenze con Massimo Cacciari, Luciano Canfora e lo stesso Alessandro Baricco”. Fumata nera, dunque, per una città che attende un coinvolgimento che vada oltre il teatro greco e i mesi estivi.
Anita Crispino