Non c'è posto alle politiche per Scrofani? Si dimette da assessore a Siracusa
Probabilmente Gianluca Scrofani si aspettava uno sforzo politico in più dal sindaco di Siracusa, Giancarlo Garozzo, che va ricordato fa parte della direzione nazionale del Pd. Magari si sarebbe aspettato un posto nell'uninominale a Siracusa per correre alle Politiche del prossimo 4 marzo. Tuttavia restano un mistero le dimissioni dell'assessore che oggi ha protocollato. Lo ha seguito anche Silvia Spadaro. Ed anche l'assessore Salvo Piccione lascia l'esecutivo di Palazzo Vermexio per motivi professionali. Le rubriche dei due dimissionari passano nelle mani del sindaco che le gestirà ad interim. Il primo cittadino è pronto a sostituirli. Gli hanno così evitato di fare l'azzeramento che aveva programmato dopo le liste per le Politiche. "Comprendo il diritto di ciascuno - ha commentato il sindaco Garozzo - di cambiare idea e di scegliere altri percorsi politici, ma mi sfugge su cosa si sia rotto il rapporto tra Gianluca Scrofani e l'amministrazione dopo 3 anni e mezzo di lavoro e di stretta collaborazione. Conoscevo bene la provenienza politica di Scrofani ma il suo ingresso in Giunta fu concordato, una volta maturate le condizioni, non su una semplice conta dei numeri della maggioranza ma perchè gli fu chiesto di abbracciare un progetto politico e un programma da realizzare. Egli ha rispettato tale impegno". "In Italia - conclude il sindaco Garozzo - Pd e centristi condividono esperienze di governo in centinaia di città e, anche volendo analizzare gli scenari legati all'imminente voto, l'indirizzo e' per la conferma della collaborazione in ambito nazionale, ne' vedo all'orizzonte la confluenza dei centristi nel Pd. Delle due l'una: o Scrofani difetta nell'analisi politica o la sua scelta nasconde qualcosa che non ha voluto ammettere. Aggiungo che molti di quelli che sono passati dal centrosinistra al centrodestra, alle ultime Regionali, sono stati sonoramente bocciati poiche' la gente non apprezza i repentini cambi di casacca. Anteporre i fatti o le esigenze personali alla politica e' sempre sbagliato". E pure già in periodo di candidature Regionali, Garozzo si era fatto convincere da Scrofani di fare correre Gaetano Cutrufo con i centristi di Giampiero D'Alia e di Alfano, abbandonando l'offerta di Totò Cardinale, personaggio legatissimo al Pd, che gli aveva lasciato il posto libero in Sicilia Futura. Movimento che ha poi superato lo sbarramento del 5%.