Un milione di italiani con il glaucoma, ma la metà non lo sa
Nel nostro paese circa 1 milioni di italiani e' affetto da glaucoma, una malattia che colpisce il nervo ottico, ma una persona su due non lo sa. Quando se ne accorgeranno almeno il 40 per cento della loro capacita' visiva sara' irrimediabilmente perduta con gravi conseguenze dal punto di vista lavorativo, sociale e familiare. Questo e' uno dei dati emersi alla presentazione del "Documento sulla Qualita' di Vita del paziente con Glaucoma" e della campagna social #SOLOPERITUOIOCCHI, avvenuta questa mattina a Roma. Chi soffre di glaucoma subisce una perdita graduale del campo visivo fino alla visione tubulare, cioe' e' come guardare attraverso un foglio di carta arrotolato: il paziente vede bene, puo' avere anche 10/10, ma vede solo una piccola porzione, per cui e' incapace di orientarsi, per esempio di attraversare la strada. "Il glaucoma e' una malattia che interessa il 3 per cento della popolazione con piu' di 40 anni di eta' - ha detto il professor Giorgio Marchini, direttore Clinica Oculistica, Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona. Viene chiamato 'il ladro silenzioso della vista' poiche' non da' sintomi e puo' portare alla cecita' se non scoperto e non curato. La causa e' principalmente legata all'aumento della pressione intraoculare, che danneggia progressivamente il nervo ottico e il campo visivo. Nella sua genesi tuttavia giocano un ruolo anche fattori neurodegenerativi e vascolari". Questa malattia, tuttavia, ruba anche l'autonomia. Chi soffre di glaucoma ha un rischio maggiore sia di cadere anche quando si muove dentro casa, sia di fare incidenti stradali quando guida. "All'inizio il campo visivo viene danneggiato nella sua porzione periferica per cui il paziente percepisce di meno il problema perche' riesce a vedere bene cio' che ha di fronte, ma mano che il glaucoma progredisce la percezione dello spazio intorno a se' diminuisce e nascono delle difficolta' in alcune delle attivita' quotidiane", ha confermato Carlo Nucci, direttore dell'Unita' Operativa Complessa di Oculistica presso il Policlinico Universitario di Roma Tor Vergata. Dunque, per non dover subire tutte queste limitazioni, e' fondamentale, secondo gli esperti, fare prevenzione senza aspettare la terza eta': "Negli stadi iniziali della malattia - ha detto Michele Rinaldi, docente di oftalmologia presso la Seconda Universita' degli Studi di Napoli - il glaucoma puo' essere asintomatico e senza la corretta prevenzione, puo' essere diagnosticato solo in una fase avanzata del suo decorso, quando ormai sono manifeste importanti e irreversibili perdite del campo visivo". Ecco perche' bisogna iniziare a controllare la vista precocemente: "La diagnosi di questa malattia - ha aggiunto - viene fatta misurando la pressione intraoculare, le fibre del nervo ottico e i difetti del campo visivo".