Spara al figlio e alla nuora a Schiavonea, sospetti su una quarta persona
C'e' una quarta persona coinvolta nel duplice tentato omicidio che si e' verificato ieri a Schiavonea di Corigliano Calabro (Cosenza). Si tratterebbe del genero di Francesco Sisto, uno dei due feriti nella sparatoria. La Procura di Castrovillari, che al momento non ha emesso alcun provvedimento nei suoi confronti, oggi lo sentira' per chiarire la vicenda. Si sospetta che il giovane abbia sparato alcuni colpi di pistola alle finestre dell'abitazione di Cosimo Sisto, prima che il figlio Francesco e la nuora Mina Gargiullo lo andassero a trovare, per discutere della suddivisione dei beni di famiglia. La Procura non esclude che la lite che si e' scatenata tra padre, figlio e nuora possa fare intravvedere anche una ipotesi di tentativo di estorsione.
"Per questo al momento abbiamo anche fatto piantonare il ferito - dice il procuratore Eugenio Facciolla all'Agi - perche' potrebbe anche avere delle responsabilita'". Pare che nella famiglia Sisto non tutti i figli fossero contenti della divisione dei beni e che qualcuno non avesse rispettato le volonta' del padre, che avrebbe aperto un secondo panificio proprio per appianare i diverbi tra i suoi figli. Intanto si apprende che i due feriti sono ancora in gravi condizioni, anche se non sarebbero in pericolo di vita. Francesco Sisto si trova nel reparto di rianimazione dell'ospedale di Cosenza, in coma farmacologico. La moglie e' stata invece trasferita nel reparto di chirurgia toracica dell'ospedale di Bari.
Il giovane arrestato nella notte si chiama Antonio Marinaro e ha 27 anni. L'uomo avrebbe sparato alle finestre di casa di Sisto, si pensa per intimidirlo prima dell'incontro che avrebbe poi avuto col figlio e relativo ad un chiarimento sulla gestione delle proprieta' di famiglia. Marinaro e' stato arrestato per porto e possesso di un'arma. Ma le indagini continuano.
Antonio Marinaro, panettiere, lavora con il suocero Francesco Sisto. E' stato posto agli arresti domiciliari. Ha utilizzato una pistola rubata, una Beretta 6,35, ma ha tentato di consegnare ai Carabinieri una pistola a salve. L'uomo ha esploso tre colpi contro le finestre di casa Sisto, colpendo un vetro, scheggiandolo, e i marmi degli infissi. Non si sa ancora, come riferito nella conferenza stampa che si e' tenuta a Cosenza, se e' stato a seguito di questa azione, compiuta poco prima dell'incontro tra Cosimo Sisto, il figlio Francesco e la nuora, che si e' scatenata l'ira dell'anziano, il quale ha poi sparato, in tutto, 5 colpi: due in aria, due che hanno colpito in pieno il figlio (per fortuna, pare, senza ledere organi vitali) e uno sulla nuora. Cosimo Sisto aveva in casa molti proiettili, come riferito dai carabinieri. "Quella e' una zona in cui i reati in ambito familiare sono in aumento" ha detto il procuratore di Castrovillari (Cosenza), Eugenio Facciolla, nel corso della conferenza stampa. "Abbiamo sfiorato l'ennesima tragedia - ha detto Facciolla - avvenuta in una dinamica familiare ancora in accertamento, perche' il fatto e' molto complesso. Riteniamo che ci sia comunque, alla base, un interesse economico - haspiegato il procuratore - ma voglio sottolineare che, come ormai siamo abituati, non abbiamo avuto alcuna collaborazione da parte della popolazione, nessuno vede o sente, ogni volta e' una bella palestra, dobbiamo industriarci e arrampicarci con unghie e denti per scoprire qualcosa".
"Avendo avuto la cognizione chiara che l'uomo era asserragliato e armato, vista la situazione critica, abbiamo utilizzato un negoziatore, un nostro militare particolarmente formato per ottenere la fiducia dell'uomo, convincendolo a consegnare l'arma. Una figura fondamentale" ha detto il colonnello Piero Sutera, comandante provinciale dei carabinieri di Cosenza, ripercorrend oquanto e' avvenuto ieri a Corigliano Calabro, a seguito del tentato duplice omicidio. "Insieme ai Vigili del fuoco, abbiamo anche, subito, sospeso l'erogazione del gas in tutto l'edificio - ha detto ancora Sutera - per mettere in sicurezza la zona, che, naturalmente, abbiamo cinturato".