Discariche in Sicilia al collasso, Musumeci chiede poteri speciali
"Tutte le discariche, nella Sicilia occidentale in particolare, sono al collasso. Bellolampo, a Palermo, e' il problema dei problemi: se nulla dovesse cambiare, a settembre non avremo piu' in Sicilia dove mettere i rifiuti in Sicilia. Voglio interventi straordinari e domani chiedero' al presidente del Consiglio dei ministri la dichiarazione dei emergenza ambientale. Su questo mi gioco la credibilita', quella stessa credibilita' che gli altri che ci hanno preceduti hanno perso. Portiamo ogni giorno 5000 tonnellate di rifiuti nelle discariche: la situazione e' insostenibile. Serve puntare sulla differenziata e noi siamo fermi al 15%, mentre i piani regionali puntavano al 50%. ma soprattutto servono poteri straordinari e portare i rifiuti fuori dalla regione, nella altre regioni e nelle civilissime Germania e Francia. Presto faremo il bando". Lo ha detto il presidente della Regione siciliana Nello Musumeci, incontrando la stampa. "Ho bisogno di scongiurare il collasso di Bellolampo, innanzitutto, e ho bisogno - ha ribadito - di poteri straordinari, anche per soli 8 mesi, anche limitati a Bellolampo e ai Comuni inadempienti su cui interverremo con decisione: solo cento su 390 hanno superato il 50% di differenziata e moltissimi sono indempienti su piu' fronti. L'allora commissario Bertolaso altrove provvedeva anche allo scioglimento dei Consigli comunali. Proprio domani chiedero' al presidente del Consiglio comunale, la dichiarazione di emergenza ambientale, limitatamente a Bellolampo e agli interventi sui Comuni: intanto abbiamo la possibilita' di fare spazio sulla vasca 6 e lavorare soprattutto sulla vasca 7 e con i poteri straordinari, accorciando notevolmente i 6-7 mesi necessari; credo ci vorranno due mesi. E circa un anno e mezzo per fare il resto".
Parla di "operazioni verita'" Musumeci. Prima della terapia serve la diagnosi e deve essere spietata, senza nascondere nulla: chi ha sbagliato dovra' assumersene il peso e le conseguenze. E' stato da irresponsabili non avere fatto nulla: sarebbe una grande bugia dire che la Regione - competente su pianificazione e controllo - e i Comuni - cui compete la gestione - in questi 20 anni hanno fatto qualcosa. Questa e' una emergenza strutturata, un ossimoro ma non trovo definizione migliore. E' un battaglia di civilta', che non ha colori politici".
Cosi', incalza Musumeci, "entro gennaio si dovra' trovare una soluzione per Bellolampo", e serve che alle discariche arrivino solo la meta' delle 5000 tonnellate di rifiuti giornaliere. E le altre? Il ministero ci chiede di portarle fuori dalla Sicilia. Leggiamo che l'amministrazione grillina di Roma e quella regionale laziale del Pd mandano i rifiuti nel termovalorizzatore grillino di Parma. E noi dove dovremo mandarli?" E' un grave dilemma per Musumeci: "Siamo preoccupati e anche per questo ho chiesto l'incontro con Gentiloni. Faremo un bando internazionale per il trasporto dei rifiuti fuori dall'isola, utilizzando i porti di Palermo, Catania, e Augusta". Si tratta poi di riformare la legge 9 del 2010: "Basta con 36 enti che mangiano denaro pubblico e non producono ai risultato: le competenze per la gestione dei rifiuti deve andare alle province. L'importante e' che ci siano nove riferimenti, nove interlocutori per i rifiuti e per l'acqua. La legge che attribuisce alle province la competenza va fatta subito: il governo fra qualche settimana la presentera' e chiedo all'Ars che entro primavera la voti". Cosi' nel piano della Giunta, Musumeci inserisce un nuovo piano regionale rifiuti, l'intensificazione della raccolta differenziata, nuove strutture per il compostaggio, incentivi per le imprese che usano materiale riciclato. I termovalizzatori? "Non ne sono appassionato, ma non li demonizzo; se in Italia ci sono 41 inceneritori, soprattutto nel centro-nord, ci sara' una ragione. Non li vedo nell'immediato, ora non servono, ma in prospettiva valuteremo. Per questi ultimi interventi "servono poteri ordinari con un Dipartimento rifiuti che non deve essere spopolato e desertificato come l'ho trovato io".