Modica, le "ambizioni" del Museo Civico: pubblicata anche una guida
Una guida del Museo Civico di Modica, chiara e semplice da consultare, in italiano e in inglese. E’ stata curata dall’archeologo Giovanni Di Stefano, direttore onorario del Museo. La presentazione del volumetto, che ha in copertina un particolare dell’Eracle di Modica, ha visto la partecipazione di due illustri studiosi: Massimo Cultraro e Marcella Pisani. Cultraro, primo ricercatore al CNR di Catania, docente di Archeologia Egea e di Preistoria all’Università di Palermo, nel 2007 è stato incaricato della direzione scientifica del progetto “Il Museo Virtuale dell’Iraq”, un’iniziativa scientifica congiunta tra CNR e Ministero degli Esteri finalizzato alla restituzione al vasto pubblico del patrimonio archeologico dell’antica Mesopotamia dopo le devastazioni belliche del 2003.
Marcella Pisani, vittoriese, insegna Archeologia e Storia dell’Arte Greca e Romana, all’Università Tor Vergata di Roma. Si è laureata in Conservazione dei Beni Culturali nel 1997, presso l’Università della Tuscia di Viterbo con la professoressa Paola Pelagatti. Ha vinto, tra l’altro, nel 2010, il “Programma Rita Levi Montalcini” del Ministero dell’Università dell’Istruzione e della Ricerca.
Le relazioni dei due studiosi hanno permesso di mettere in risalto l’importanza e l’eccezionalità di molti dei reperti conservati al Museo Civico di Modica intitolato a Franco Libero Belgiorno. Una denominazione non casuale dal momento che tra quelle più preziose ci sono testimonianze provenienti dagli scavi della Grotta di Cava Lazzaro (tra i territori di Modica e Rosolini), già indagata, verso la fine dell’Ottocento, dal barone Ferdinando Leopold von Andrian, geologo, antropologo, consigliere ministeriale, fondatore della Società antropologica di Vienna. “Quei reperti – ha affermato Giovanni Di Stefano - furono salvati proprio grazie alla tenacia e alla lungimiranza di Franco Libero Belgiorno e del figlio Duccio”.
La presentazione della guida è stata anche l’occasione per anticipare alcune delle iniziative che vedranno al centro proprio il Museo Civico. Innanzitutto un accordo con il Museo Nazionale Preistorico Etnografico Luigi Pigorini di Roma per una mostra temporanea, a Modica, del ripostiglio del Mulino del Salto del X Secolo avanti Cristo che comprende bronzi di grande valore e che erano conservati nel Gabinetto scientifico dell’Istituto Archimede prima di essere venduti al “Pigorini”.
Il Museo di Modica sarà anche presente, dal 17 al 19 febbraio, al Tourisma di Firenze, il Salone internazionale dell'Archeologia, organizzato dalla rivista Archeologia Viva. Il prossimo 26 gennaio, inoltre, al Palazzo della Cultura, in concomitanza con la Giornata della Memoria, si svolgerà un convegno sul tema “Itinerari di archeologia giudaica”.
“Siamo ambiziosi – ha dichiarato Giovanni Di Stefano – e il Museo Civico di Modica deve diventare un motore di cultura e stiamo lavorando proprio per raggiungere questo obiettivo”.
Alla presentazione della guida sono intervenuti il sindaco, Ignazio Abbate, e l'assessore alla Cultura, Orazio Di Giacomo che ha annunciato l’apertura della Biblioteca comunale tra Natale e Capodanno.