Politiche, ballottaggio in Cile fra Pinera e Guillier
L'ex presidente cileno, il conservatore, Sebastian Pinera, se la vedra' con il candidato socialista Alejandro Guillier nel secondo turno delle elezioni presidenziali cileni del 17 dicembre, un ballottaggio in cui saranno determinanti i voti della candidata di estrema sinistra Beatriz Sanchez,vera sorpresa del primo turno.
Il miliardario sessantatreenne Sebastian Pinera, favorito per la successione alla presidente, Michelle Bachelet, ha ottenuto il 36,64% dei voti; mentre e il giornalista Alejandro Guillier, 64 anni, il 22,69% dei suffragi, tallonato dalla candidata della coalizione di estrema sinistra Frente Amplio (20,28%)- Questi i risultati quyando sono stati ormai scrutinate tutte le schede (il 98,95%). Inaspettato anche il risultato della candidato di estrema destra Jose' Antonio Kast, che non esita a rivendicare l'eredita' della dittatura di Augusto Pinochet (1973-1990), il quale ha ottenuto il 7,92% dei voti.
Dopo il suo inaspettato risultato, Beatriz Sanchez, 46 anni, ha un enorme potere contrattuale per il secondo turno.
Il candidato socialista, che e' certo di vincere il secondo turno,ha rivolto un immediato appello al Frente Amplio. "E' chiaro che con il progressismo dei cileni e cileni che vogliono cambiare (...), siamo piu' numerosi, e quindi vinceremo a dicembre". Kast ha gia' annunciato che sosterra' Pinera nel ballottaggio.
La coalizione di destra Chile Vamos, guidata da Sebastia'n Pinera, ha ottenuto il maggior numero di deputati al Congresso, ma senza raggiungere la maggioranza in nessuna delle due camere, dove ha fatto irruzione con forza la sinistra radicale. Era la prima elezione con il nuovo sistema proporzionale, che ha sostituito il "binominale" ereditato dalla dittatura di Augusto Pinochet (1973-1990). La coalizione che sostiene Pinera ha ottenuto il magior numero di senatori, 19 su 43; mentre nella 'camera bassa', che rinnovava il totale dei suoi seggi (155), Cile Vamos avrebbe ottenuto 72 deputati (i risultati sono ancora parziali). L'altra meta' del Congresso andra' ai diversi settori della sinistra.