La criminalità alza il tiro a Siracusa, bruciata l'auto del sindaco Garozzo
Sembra una città fuori da ogni controllo. La criminalità alza il turo e colpisce la massima espressione del capoluogo, il sindaco. Questo pomeriggio verso le 18,30, i piromani hanno dato fuoco all'auto di Giancarlo Garozzo, in uso alla moglie. Le fiamme hanno distrutto la Ranger Rover della consorte del primo cittadino che si trovava parcheggiata in viale Santa Panagia. L'attentato è stato compiuto mentre il sindaco si trova a Roma per impegni istituzionali. Il primo cittadino aveva partecipato ieri ai lavori della direzione nazionale del Pd, di cui è componente. Sono intervenuti i vigili del fuoco e i carabinieri del comando provinciale di Siracusa che stanno accertando le cause dell'incendio. E' stata la stessa moglie ad avvertire il marito dell'attentato. Sul posto è subito arrivato il vice sindaco di Siracusa, Francesco Italia, alcuni assessori ed il capogruppo dei Democratici al Vermexio, Francesco Pappalardo, il presidente del Consiglio comunale, Santino Armaro ed il comandante della polizia municipale, Enzo Miccoli. Tutti hanno avuto parole di ferma condanna contro coloro che stanno seminando paura nel capoluogo. Un episodio che arriva a 72 ore dalla denuncia del sindaco Garozzo che, dopo la catena di attentati contro alcune attività commerciali di Siracusa, aveva invocato una dura risposta delle istituzioni contro l'escalation di episodi inquietanti. Proprio oggi pomeriggio le associazioni antiracket hanno incontrato i carabinieri per discutere di nuove strategie nella lotta alle estorsioni. Giancarlo Garozzo ha deciso di anticipare il suo rientro dalla Capitale. Dall'aeroporto di Roma fiumicino ha rilasciato la seguente dichiarazione: “ Un gesto commesso quando la vita cittadina è in pieno svolgimento e mentre mi trovo fuori città per motivi istituzionali. Una sfida lanciata all'intera comunità siracusana con lo scopo di intimidirla e di mortificarla. Sappiano, gli autori, che hanno sbagliato bersaglio perché questo atto vile mi spinge a proseguire con sempre maggiore convinzione nel mio percorso per l'affermazione della legalità a Siracusa. Ho sempre avuto fducia nelle forze dell'ordine e nella magistratura - ha detto ancora Garozzo - e sono pronto a fornire la massima collaborazione per risalire agli autori di questo attentato. La città saprà reagire al tentativo sfrontato della criminalità – come dimostra la cronaca di queste ore – di spargere la paura per trarne vantaggi e io non mi fermerò nel perseguire l'obiettivo di una gestione del Comune trasparente e libera da condizionamenti. Le scelte di questi 4 anni, le numerose gare d'appalto che hanno rotto il sistema delle proroghe nell'affidamento dei servizi, l'opposizione ai gruppi che volevano portare l'Ente alla bancarotta sono la conferma che la nostra Amministrazione ha sempre lavorato nell'interesse della collettività senza preoccuparsi di dare fastidio a qualcuno. Un pensiero va alla mia famiglia fortemente scossa dai fatti di stasera ma avremo la forza di superare questo momento”.
TUTTE LE PISTE DA VALUTARE L'incendio dell'auto del sindaco di Siracusa potrebbe essere una risposta alla ferma condanne di Garozzo agli ultimi attentati che hanno preso di mira le paninerie e piccoli artigiani del capoluogo. Ma non si può nemmeno escludere che possa trattarsi di un "avvertimento politico" contro il primo cittadino. Potrebbe essere legato a vicende che riguardano appalti e affidamenti a palazzo Vermexio, oppure le ultime elezioni Regionali, dove il primo cittadino in pieno contrasto con il Pd cittadino ha deciso di sostenere un candidato indipendente, in un altro partito. Sicuramente nelle prossime ore Garozzo verrà sentito dagli investigatori che cercheranno di capire chi potrebbe avercela con lui.
ATTESTATI DI SOLIDARIETA' "L'attentato contro il sindaco Garozzo - dice il capogruppo del Pd al Vermexio, Francesco Pappalardo - va condannato da ogni schieramento politico. Un'azione delittuosa che ha pochi precedenti in questa città, turbata nelle ultime settimane da una serie di azioni criminali che lasciano pensare al ritorno del racket. Il segnale lanciato al primo cittadino con il fuoco è preoccupante e mi auguro che in tempi brevissimi forze dell'ordine e magistratura risalgono agli esecutori materiali e presunti mandanti di questo atto dimostrativo che lascia l'intera comunità sgomenta".
Il rieletto deputato all'Ars Pippo Gennuso scrive sulla sua pagina Facebook: "E' da mesi che dico pubblicamente che questa provincia di Siracusa è allo sbando, ma nessuno finora mi ha ascoltato. Il vile attentato compiuto nelle ore pomeridiane contro il sindaco di Siracusa, è la testimonianza che i cittadini non sono sicuri e che tutto può accadere in qualsiasi ora del giorno e della notte. Avere incendiato l'auto di Giancarlo Garozzo mentre lui si trovava a Roma, è un gesto di una gravità inaudita. All'amico Giancarlo ed alla moglie va tutta la mia incondizionata solidarietà e mi auguro che forze dell'ordine e magistratura attenzionino il problema mafioso a Siracusa ed in provincia".
Anche Bruno Marziano da Roma esprime solidarietà a Garozzo. "Ho appreso nel corso di una riunione dell'Area politica che fa capo al Ministro Andrea Orlando , che qualcuno ha dato alle fiamme un' auto personale del sindaco Giancarlo Garozzo. A nome mio e dei partecipanti alla riunione esprimo la nostra solidarietà al sindaco con l'auspicio che si faccia presto luce sull'accaduto".
"Non ho parole per quanto accaduto oggi pomeriggio al sindaco di Siracusa - afferma il presidente del Siracusa Calcio, Gaetano Cutrufo, candidato alle Regionali con Ap e sostenuto da Garozzo, sempre al suo fianco - Un fatto grave avvenuto nel pomeriggio che va condannato al di là dell'appartenenza politica. Sono vicino alla famiglia di Giancarlo e mi auguro che le autorità preposte facciano luce al più presto su un fatto che colpisce non solo il sindaco, ma l'intera città". Anche l'ex deputato Enzo Vinciullo di Ap esprime netta ccondanna per l'avvertimento contro il sindaco Garozzo e parla di un gesto "vile" che va "condannato senza se e senza ma".
Ferma condanna per l'avvertimento arriva pure da esponenti del Centro destra:" I consiglieri comunali Cetty Vinci e Salvo Sorbello esprimono la loro piena solidarietà a Giancarlo Garozzo, sindaco di Siracusa, per l’atto intimidatorio che ha subito stasera. Serve la massima attenzione e grande senso di responsabilità da parte di tutti coloro che rivestono incarichi istituzionali affinché non ci sia spazio di alcun tipo per quanti vogliono avvelenare il clima politico e sociale di Siracusa".
"Nell'esprimere solidarieta' al Sindaco Giancarlo Garozzo per il grave atto intimidatorio subito non posso non stigmatizzare come a Siracusa stia riemergendo con arroganza un fenomeno criminale e mafioso troppi i segnali inquietanti e fortemente sottovalutati. E' quanto dichiara il garante del Comitato per Nello Musumeci di Siracusa, Fabio Granata. "Se non si interverra' con azioni di prevenzione e repressione la situazione sfuggira' di mano con conseguenze gravissime sulla sicurezza e serenita' dei cittadini e delle imprese. Io lo vado ripetendo da mesi e in ogni sede ma inascoltato, mentre i nostri parlamentari,i partiti,molti cittadini fanno finta di nulla. Mi appello alla Dia e alle forze dell'ordine per interventi repressivi e preventivi straordinari sulla nostra Citta'".
In tarda serata si aggiunge anche il neo deputato all'Ars del Pd, Giovanni Cafeo: “Un vile atto intimidatorio che rappresenta il tentativo di alzare l’asticella da parte della criminalità. Massima solidarietà e vicinanza umana al sindaco di Siracusa, Giancarlo Garozzo, e alla sua famiglia. E’ evidentemente in corso – continua Cafeo – un’escalation di paura e tensione ai danni della città. Un clima inaccettabile, teso a fomentare l’odio e a spingere verso un ritorno al passato che non può minimamente essere accettato. Sono sicuro che il lavoro prezioso e puntuale della Magistratura e delle Forze dell’Ordine arriverà a mettere fine a questa serie di atti intimidatori nel più breve tempo possibile, assicurando alla Giustizia gli autori di questi vergognosi gesti”.
"Esprimo tutta la mia solidarieta' al sindaco Giancarlo Garozzo ed a sua moglie, vittime di un vile attentato incendiario". Cosi', in merito all'incendio dell'auto del sindaco di Siracusa, Sofia Amoddio del Pd, che aggiunge: "Gli episodi criminali che negli ultimi giorni hanno colpito la nostra citta', con gli ordigni piazzati davanti alle vetrine e per ultimo, l'incendio dell'auto del Sindaco, rappresentano fatti gravissimi che la citta' non puo' e non deve tollerare. Mi auguro che le forze dell'ordine individuino quanto prima i responsabili e che la citta' si mobiliti per gridare un no secco a tutte le derive criminali".
Piena ed incndizionata solidarietà al sindaco Garozzo ed alla sua famiglia, è stata espressa dal consigliere comunale, Alberto Palestro : " Il vile attentato di cui è stato vittima oggi il sindaco Garozzo che insieme ai recenti episodi criminali contro operatori commerciali ed artigiani di Siracusa, ci fanno tornare indietro di alcuni decenni, allorquando, a cavallo tra gli anni 80 e 90, la nostra città era terrorizzata da un sistema mafioso nella quale era piombata, ci deve inevitabilmente far riflettere. Non so se siamo a quei livelli o stiamo per raggiungerlo, qualunque sia la effettiva natura e la recrudescenza della criminalità, occorre senza alcun indugio, superare ogni steccato che in ogni altro campo della vita sociale, politica, lavorativa, quotidiana, ci può vedere diversi e con opinioni nettamente opposte, ma non nella lotta alla criminalità che deve essere condannata con tutte le energie che ognuno può mettere in campo".
La neo deputata di Forza Italia, Rossana Cannata, in una nota, ha espresso piena solidarietà al sindaco di Siracusa Giancarlo Garozzo, dopo che l'auto di quest'ultimo è stata incendiata da ignoti. "Esprimo piena solidarietà al sindaco di Siracusa Garozzo, vittima di un vile atto - ha spiegato la Cannata -e stigmatizzo fortemente ogni atto simile".