Droga e armi nel Barese, eseguite tredici espiazioni di pene
I carabinieri hanno eseguito stamani un provvedimento di cumulo pene, per un totale di 70 anni di carcere, nei confronti di 13 persone appartenenti ad un gruppo criminale accusato di spaccio di sostanze stupefacenti e possesso d'armi clandestine. Il provvedimento, emesso il 22 settembre scorso dalla procura generale della Repubblica di Bari, scaturisce da un'importante operazione, coordinata nell'ottobre del 2013 dalla Direzione distrettuale antimafia di Bari, che consentì di sgominare un'organizzazione criminale, operante nella zona sud della provincia barese, dedita al traffico di ingenti quantitativi di sostanze stupefacenti, aggravata dall'utilizzo di armi ed esplosivi attraverso i quali il gruppo imponeva la propria supremazia sul territorio. All'epoca furono 15 gli arresti eseguiti e diverse furono le persone denunciate in stato di libertà, alcune delle quali oggi colpite da ordine di espiazione pena o ordine di carcerazione per cumulo pena.
Il provvedimento è stato notificato dai carabinieri agli appartenenti ad un gruppo criminale specializzato nel traffico di eroina, cocaina e hascisc. Traffico che, per gli inquirenti, ha consentito loro di ottenere ingenti guadagni, in parte utilizzati anche per mantenere le famiglie dei sodali detenuti. Per gli investigatori, quella disarticolata era una potente organizzazione armata, in grado di disporre di un arsenale di tutto rispetto, costituito da armi di vario genere, anche da guerra come i fucili d'assalto Ak 47 Kalashnikov. Proprio quest'ultimo fu usato nell'attentato, compiuto nel maggio del 2004, contro Cosimo Di Cosola, capo dell'omonimo clan del sud-est barese. In quell'occasione sconosciuti esplosero una raffica di proiettili contro l'abitazione Di Cosola, distruggendo la sua auto con una granata. Tra gli arrestati odierni figura Antonio Cimarrusti, 43 anni, di Casamassima (Bari), che dovrà scontare otto anni di reclusione. Nel 2006, in un garage di pertinenza dell'uomo, i carabinieri della Compagnia di Gioia del Colle (Bari) trovarono un kalashnikov, due pistole mitragliatrici (Hkmp5 e Micro Uzi), quattro fucili, otto pistole e due giubbotti antiproiettile, oltre a numerose munizioni di vario calibro. Il kalashnikov risultò proprio quello usato nell'attentato a Di Cosola.