Il femminicidio di Rosolini, il marito in cella al Gip:"E' stato un incidente"
Sebastiano Iemmolo, 36 anni, di Rosolini, accusato del femminicidio della moglie, Laura Pirri, ha negato ogni addebito davanti al Gip del tribunale di Siracusa, Michele Consiglio. Al giudice l'indagato che si trova in carcere da mercoledì, ha detto che "si è trattato di un incidente". L'uomo con una sfilza di precedenti con la giustizia ha negato di avere cosparso la donna con liquido infiammabile per punirla del fatto che gli avesse negato la somma di 20 euro. Ha, invece, insistito nell’affermare che il fuoco sarebbe stato provocato dal cattivo funzionamento della bomboletta del gas e che, nell’immediatezza del fatto, sia intervenuto nel tentativo di spegnere il fuoco e, quindi, di salvare la moglie avvolta dalle fiamme. In quel frangente si è anche ferito alle mani. Sebastiano Iemmolo esclude che il figlio l'abbia potuto accusare della morte della donna. Il bambino che oggi ha 11 anni, avrebbe dato due versioni diverse a un neuropsichiatra, consulente della Procura. Per il gip che ha firmato l’ordinanza “il tono con cui il piccolo affronta la nonna e il proprio padre (…) evidenziano un completo assoggettamento alle contorte dinamiche familiari”. Ci sarebbero, però delle intercettazioni che inchioderebbero Iemmolo. Il suo difensore, l'avvocato Nino Savarino ha preannunciato ricorso al tribunale del Riesame di Catania.