Migranti, 265 naufraghi su Aquarius verso la Sicilia
Ci sono anche due minori siriani non accompagnati tra i 265 naufraghi che si trovano a bordo della nave Aquarius dell'organizzazione umanitaria italo-franco-tedesca Sos Mediterranee in partnership con Medici Senza Frontiere, attualmente in viaggio verso la costa siciliana. Hanno raccontato di essere partiti in aereo dalla Siria e di aver volato fino a Tripoli, prima di essere portati a Sabratha per imbarcarsi sul barchino di legno soccorso dai team della Aquarius la notte del 30 agosto, insieme ad altre 16 persone provenienti dalla Siria, Egitto, Gambia, Marocco, nord Sudan e Tunisia. Il salvataggio del barchino in legno su cui viaggiavano e' la ultima delle tre operazioni di soccorso effettuate dalla nave Aquarius in acque internazionali al largo delle coste libiche con il coordinamento del Maritime Rescue Coordination Centre di Roma in 48 ore tra martedi' e mercoledi'.
Gia' la mattina del 29 agosto il MRCC aveva chiesto alla nave Aquarius di ricercare una imbarcazione in difficolta' a 41 miglia nautiche dalle coste libiche. Nell'operazione di soccorso tratte in salvo le 7 persone a bordo (5 algerini e 2 gambiani, tra cui una donna). Poi Aquarius aveva ricevuto dal MRCC le istruzioni per raggiungere un'altra imbarcazione in pericolo, a circa tre ore di navigazione, una barca di legno di medie dimensioni con 97 persone a bordo, tra cui 20 donne e 9 minori, provenienti per la maggior parte da Nigeria ed Etiopia, ma anche dalla Libia. Nel pomeriggio del 30 agosto infine, il MRCC ha chiesto alla Aquarius di accogliere a bordo anche 143 profughi tratti in salvo dalla nave mercantile "Asso Venticinque" mentre si trovavano a bordo di un gommone a 56 miglia di distanza dalla costa libica. Tra i superstiti, provenienti in prevalenza da Guinea Conakry, Mali e Senegal, anche 34 minori non accompagnati e 7 donne.