Inquinamento, in corteo a Siracusa contro i veleni del Petrolchimico
Una manifestazione contro l'inquinamento nel quadrilatero della morte, Siracusa, Priolo, Melilli ed Augusta, si è tenuta questa mattina nel capoluogo. Poco più di centinaio di persone, ambientalisti, gente comune e familiari di vittime dell'inquinamento, ha sfilato in corteo fino ad arrivare a palazzo di giustizia dove si è tenuto un flash mob. I manifestanti, fra i quali l'arciprete di Augusta, Don Palmiro Prisutto, hanno applaudito per 5 minuti l'operato della procura di Siracusa, che il 21 luglio scorso con un ordinanza del giudice delle indagini preliminari, ha disposto il sequestro della Esso e dell'Isab, imponendo una serie di prescrizioni, prima della ripresa dell'attività. Su richiesta delle raffinerie finite sotto inchiesta, il gip ha concesso una proroga alle prescrizioni fino al prossimo 15 settembre. Tornando alla manifestazione di oggi, alcuni hanno indossato una maglietta gialla con il volto impresso di Irene Tilotta, una ragazza di 22 anni, morta 15 mesi fa di tumore ad Augusta. "Non sarebbe il caso di indagare sul ministero dell'Ambiente e della Sanità per le omissioni degli anni passati?", si interroga don Palmiro Prisutto.
Si è anche appreso dai manifestanti che in giornata sono state effettuate diverse telefonate in prefettura per denunciare l'aria irrespirabile nei Centri abitati dove insiste il polo petrolchimico più grande d'Europa.