Floridia, sui social i sostenitori di Limoli contro gli accordi trasversali
"Non si capisce perchè chi ha vinto le elezioni a Floridia debba regalare alla coalizione sconfitta la presidenza del consiglio comunale". In queste ore monta il dissenso sui social network di quanti hanno votato per Gianni Limoli, Salvo Burgio e Peppe Bastante, al secondo turno, consentendo la vittoria del Centro destra. Agli elettori di Limoli non piace che i 4, 5 voti di quella che doveva essere la maggioranza, finiscano ad un candidato che ha corso per lo schieramento di Orazio Scolarino. Sono tante le ipotesi che vengono fatte a meno di 24 ore dalla seduta del Consiglio chiamato ad eleggere i vertici dell'Assemblea. Quello che passa sui social è che "non si può sacrificare una maggioranza per un fatto di nomi". Qualcuno scrive che se c'è la disponibilità di Tiziana Bordonaro o di Marco Cianci, due consiglieri che hanno formato un gruppo consiliare, a stare nello scranno più alto dell'Aula, è questa la strada da seguire. Su questa ipotesi, secondo quanto si apprende, Fabiana Gallo sarebbe disposta a fare un passo indietro. Forse non è sulla stessa posizione Sandro Beltrami, il designato della prima ora della coalizione.
Voci di paese parlano pure di ripensamenti di qualche consigliere, battitore libero, che sarebbe già pronto a saltare sul carro del vincitore pur di assicurarsi la poltrona. Una eventuale prova di forza del sindaco e del suo entourage, non servirebbe a rappacificare il clima politico floridiano, anzi si ripeterebbe ciò che è accaduto negli ultimi cinque anni, con il rischio di perdere credibilità. Ancora i giochi sono aperti e fino all'ultimo ci sono i margini per una ricucitura in extremis. La notte dovrà portare consigli a Limoli e a tutti i dieci consiglieri di maggioranza. C'è in gioco il governo di Floridia e la credibilità di tutti gli attori in campo. I cittadini non capirebbero mai eventuali accordi trasversali. Offrono soluzioni immediate alla crisi istituzionale ma a strada lunga poi diventano un boomerang.