Avola, tentano di estorcere denaro a un imprenditore: arrestati
Due estorsori sono stati arrestati ad Avola dai carabinieri della compagnia di Noto, coordinati dalla Direzione distrettuale antimafia di Catania. Importante la collaborazione della vittima. Paolo Zuppardo, 39 anni e Giuseppe Capozio, 31 anni, sono accusati tentata estorsione in concorso e detenzione e porto illegale di arma ai danni di un imprenditore siracusano incaricato della costruzione di una clinica privata alla periferia di Avola.
L'attivita' d'indagine e' partita a febbraio quando i carabinieri del Norm hanno appreso dell'esplosione di colpi di fucile contro un container utilizzato come deposito per gli attrezzi all'interno di un cantiere edile. Pochi giorni dopo, il titolare dell'impresa ha ricevuto una telefonata da una cabina telefonica con la quale un uomo gli 'suggeriva' di cercarsi un 'amico'. L'attivita' investigativa, condotta con l'ausilio di intercettazioni telefoniche e ambientali, ha consentito in breve tempo di identificare Giuseppe Capozio: fondamentale l'analisi delle telecamere di videosorveglianza nei pressi della cabina telefonica.
Pochi giorni dopo la telefonata si e' verificato un secondo attentato: la notte tra il 12 ed il 13 marzo, dopo essersi introdotti nel cantiere, alcuni soggetti hanno dato alle fiamme le porte del deposito attrezzi. Il 20 aprile, invece, un uomo si e' presentato e, dopo aver avvicinato un operaio, gli ha consegnato il proprio numero di telefono cellulare riferendo di essere al corrente di quanto stava accadendo, invitandolo a riferire al titolare della ditta di contattarlo. Si tratta di Paolo Zuppardo. Infine, nei primi giorni di maggio, all'interno dell'autovettura utilizzata dai due indagati e' stata captata un dialogo che documentava l'intenzione di recarsi dall'imprenditore per offrire 'protezione' in cambio di somme o assunzioni. La vittima non ha mai ceduto e ha denunciato tutto. Gli arrestati sono stati rinchiusi nel carcere di "Cavadonna". Sono in corso ulteriori indagini al fine di acclarare il coinvolgimento di altre persone e collegamenti con la mafia.