Relazione Dna: l’arresto di Messina Denaro è priorità
Ancora si sottrae alla cattura Matteo Messina Denaro, storico latitante, capo indiscusso delle famiglie mafiose del Trapanese, che estende la propria influenza ben al di la' dei territori indicati. Il suo arresto non puo' che costituire una priorita' assoluta ritenendosi che, nella descritta situazione di difficolta' di 'Cosa Nostra', il venir meno anche di questo punto di riferimento potrebbe costituire, anche in termini simbolici, cosi' importanti in questi luoghi, un danno enorme per l'organizzazione". E' quanto si legge nella relazione annuale del 2016 della Direzione nazionale antimafia e antiterrorismo presentata questa mattina a Roma alla presenza del procuratore Franco Roberti e della presidente della commissione Antimafia, Rosy Bindi.
Nella Sicilia Orientale "sono storicamente presenti i clan contrapposti di Cosa Nostra, particolarmente attivo nella citta' di Comiso, e della Stidda, attualmente radicata nella citta' di Vittoria", si legge ancora nella relazione annuale del 2016 della Direzione nazionale antimafia e antiterrorismo. Proprio per quanto riguarda la Stidda "nell'ambito del processo penale nr.14582/15 - si ricorda - veniva emessa ordinanza applicativa di misura cautelare dal Tribunale del Riesame per il reato di cui agli artt. 610 c.p., 7 D.l. 152/91 (violenza privata aggravata dal metodo mafioso) commessi in danno del giornalista Paolo Borrometi da G. Battista Ventura (appartenente alla famiglia mafiosa prima citata)".