Barellieri killer a Biancavilla, l'Asp avvia un'indagine interna
Un'indagine interna e' stata disposta dai vertici dell'Azienda sanitaria provinciale di Catania in merito ai fatti commessi a Biancavilla da barellieri di ambulanze private sulle quali sarebbero state fatte iniezioni d'aria a pazienti terminali per accelerarne il decesso e lucrare sui funerali, grazie a contatti con agenzie funebri 'amiche'. Gli accertamenti seguono quelli della Procura etnea e sono coordinati da Giuseppe Spampinato, direttore medico del Presidio di Biancavilla, con il compito di controllare il pieno rispetto e l'osservanza delle procedure e delle linee guida sulle dimissioni. "L'indagine avviata - spiega il direttore sanitario dell'Asp di Catania Franco Luca - e' volta a verificare il rispetto delle regole e delle procedure che normano la vita dell'ospedale. La Procura fara' luce sull'accaduto e, in spirito di sinergia istituzionale, stiamo offrendo il nostro contributo per la ricostruzione della verita'. Avverto anche la necessita' di dare un messaggio di certezza ai cittadini: il nostro rigore, su questa vicenda, e' massimo".
Il direttore generale dell'Asp Giuseppe Giammanco fa sapere che se "dovessero essere confermate le notizie che apprendiamo dalla stampa, l'Asp di Catania si costituira' parte civile a difesa della dignita' del lavoro di tutti gli operatori che ogni giorno dedicano la loro professionalita' e il loro impegno ai pazienti e ai loro bisogni di salute. E' un preoccupante campanello d'allarme che si innesca, negativamente, sulle premesse di una cultura familiare e professionale che, invece, esprime dedizione e attenzione al malato morente". Secondo l'Asp al momento non vi sarebbero coinvolti operatori dell'ospedale.
I decessi sarebbero avvenuti durante il trasporto dall'ospedale di Biancavilla a casa dei pazienti, dimessi perche' in fin di vita. L'inchiesta della Procura di Catania e' stata avviata a seguito delle dichiarazioni di un 'collaboratore di giustizia'. I casi sarebbero iniziati nel 2012. Le prime rivelazioni il 'pentito' le aveva fatte in un'intervista a 'Le Iene' e poi si era recato in Procura per riferire i fatti di sua conoscenza. Carabinieri della compagnia di Paterno', su delega dei magistrati della Dda etnea, hanno gia' acquisito diverse cartelle cliniche in ospedale.
A scanso di confusioni ed equivoci che possono scaturire dalle immagini di alcuni servizi televisivi e soprattutto da foto di nostre ambulanze a corredo di articoli giornalistici, preciso che la Seus 118 ed i propri soccorritori non sono in alcun modo coinvolti nei presunti fatti criminosi che sarebbero stati commessi a Biancavilla da operatori di ambulanze private". Lo afferma Gaetano Montalbano, amministratore unico della Seus.