L'Orlando V a Palermo, a Trapani la delusione dei 5Stelle
La Sicilia gira la boa di queste amministrative che hanno coinvolto 128 comuni. Leoluca Orlando per la quinta volta sindaco col centrosinistra. L'altro capoluogo, Trapani, al ballottaggio col Pd un po' a sorpresa in corsa, insieme a Sciacca, Niscemi, Termini Imerese, Palagonia, Scordia e Floridia. Il M5S resta quasi ovunque alla finestra: "La nostra e' una crescita lenta, ma in alcune citta' pensavamo di ottenere di piu'", ammette Giancarlo Cancelleri.
La principale sfida e' quella vinta da Orlando che, alla soglia dei 70 anni, festeggia con cinque candeline. Tante sono le sue sindacature. Primo cittadino tra il 1985 e il 1990 con la Dc, a capo di un esacolore; poi, contro il gigante scudocrociato, alla guida del suo Movimento per la democrazia La Rete, ottenendo nel 1993 una vera e propria incoronazione, sull'onda del 75% dei consensi e delle suggestioni della 'Primavera di Palermo'; quindi, nel 1997, con il 58,5%. Nel 2012 il ritorno a Palazzo delle Aquile sotto le insegne di Italia dei Valori di Antonio Di Pietro, ma con lo slogan al quale non ha mai rinunciato, "Palermo e' il mio partito": il ballottaggio con Ferrandelli allora gli e' valso il 72,43%. E ora la cinquina consegnatagli da un risultato intorno al 46%, per effetto di una legge elettorale regionale che fissava la soglia al 40%. "E' il miglior risultato d'Italia. Ha vinto il civismo politico", ripete, evocando Macron e indicando quella di Palermo come l'esperienza guida in Italia, dopo avere imposto ai partiti di accantonare i simboli e messo insieme uno schieramento composito di civiche in senso stretto, Sinistra Comune ed espressioni politiche variegate: dal Pd - reduce da cinque anni di opposizione convinta in Consiglio comunale - ad Alternativa popolare. Deluso l'ex Pd Fabrizio Ferrandelli, indagato per voto di scambio politico-mafioso, il leader dei Coraggiosi sostenuto da Udc, Forza Italia di Gianfranco Micciche', dal Cantiere popolare di Saverio Romano, e da dietro l'ex governatore quinte Toto' Cuffaro con alle spalle una condanna per favoreggiamento alla mafia. "Porteremo in Consiglio un buon numero di consiglieri e sara' un primo passo significativo", commenta. Delusissimo dal suo 16% Ugo Forello del M5S che ha pagato le divisioni e la guerra dei nutiani con sullo sfondo l'inchiesta sulle firme false.
A Trapani, al centro di una caso giudiziario, sara' ballottaggio tra il gia' sindaco Girolamo Fazio, finito nell'inchiesta "Mare Mostrum", e il Pd Pietro Savona. "Non sono un corrotto", ribadisce Fazio; "Basta ombre, i trapanesi meritano di piu', rilancia Savona. Resta fuori il senatore di Forza Italia Antonino D'Ali'. Lontano il candidato del Movimento cinque stelle Marcello Maltese.
Clamorosa a Lampedusa la vittoria di Salvatore Martello, a capo del suo Movimento Susemuni (Alziamoci). Il gia' sindaco e presidente del Consorzio dei pescatori ha ottenuto il 40,3% e annuncia: "Cambiero' tutto sulla politica di accoglienza". Prevale a sorpresa sull'uscente Giusi Nicolini; la paladina dei migranti, Premio Unesco ed entrata recentemente nella segreteria Pd, finisce terza con il 24,28%. Le sfide piu' significative, quelle nei comuni con oltre 15.000 abitanti, ballottaggio a Sciacca (Agrigento) tra il candidato del centrodestra Filippo Bono in vantaggio, e quello del centrosinistra Francesca Valenti. Sara' il ballottaggio a decidere anche sindaco di Palagonia (Catania): in lizza Salvatore Astuti che, sostenuto da Sicilia Futura e da tre liste civiche, ottiene il 33,53%; e Valerio Marletta, con il 29,92%, a capo di due liste civiche. Nella stessa provincia, a Scordia, confronto tra Francesco Barchitta, con due liste civiche, fermatosi al 28,71%; e Maria Contarino del Movimento cinque stelle con il 15,28%. Fuori centrodestra e Pd. Il Pd al ballottaggio a Floridia (Siracusa) con Orazio Scalorino che ha ottenuto il 27,46%. Dovra' vedersela con Giovanni Limoni, a capo di tre liste civiche, molto vicino con il 27,59%. A Niscemi (Caltanissetta) vanno al ballottaggio Francesco La Rosa, al 21,83%, e Massimiliano Conti, con il 28,81%. A Termini Francesco Giunta del centrodestra e Vincenzo Fasone.
Vince al primo turno agevolmente, ad Avola (Siracusa), Luca Cannata, sindaco del centrodestra con il 68,84%. Il centrosinistra si e' fermato al 17,56% con Giuseppe Caldarella. Giuseppe Papa del M5S al 5,9%. Nino Di Guardo confermato a spron battuto sindaco di Misterbianco (Catania): per lui, sostenuto dal centrosinistra, si tratta della quinta volta. Va al centrodestra con Nello Oliveri Aci Catena (Catania), eletto con il 46,64%. A Paterno', con un centrodestra diviso, Antonino Naso, sostenuto da Fratelli d'Italia e sei liste civiche ha la meglio su Antonino Distefano, appoggiato da Forza Italia e sei liste civiche. Eletto sindaco di Palma di Montechiaro con il 47,46%. Dietro il candidato Udc e civica Rosario Bellanti (33,30%) e del Movimento cinque stelle Martino Falsone (19,24%). Il Pd, alleato con cinque liste civiche, conquista il Comune di Erice: il candidato sindaco Daniela Toscano ottiene il 41,06%. In provincia di Ragusa, Roberto Ammatuna e' stato eletto sindaco di Pozzallo con il 44,10%. Tra le altre sfide a Cefalu' Rosario Lapunzina del centrosinistra si conferma sindaco con il 42,44%. Dietro Fabrizio Piscitello con il 37,79%, a capo di una lista civica.