Ato idrico, il sindaco di Acate: perchè tanti commissariamenti?
Il sindaco di Acate, Francesco Raffo ha partecipato recentemente ad un importante incontro, tenutosi presso l’ex Provincia Regionale di Ragusa sulle problematiche relative all’ATO Idrico. Un Tavolo Tecnico per l’aggiornamento del Piano d’Ambito e la determinazione delle politiche di gestione del bene comune acqua.
“Nel corso dei lavori- ha sottolineato Raffo- ho avuto l’occasione di poter ascoltare interessantissimi interventi di autorevoli rappresentanti delle Istituzioni e di tecnici di altissimo profilo, come il professore Barbagallo, che ho il piacere di avere come mio consulente per quanto riguarda i problemi relativi alla messa in opera del potabilizzatore ed alla conseguente immissione, nella condotta idrica civica, dell’acqua della Diga del Ragoleto. Un diritto di attingimento, caso unico in Sicilia, riconosciutomi ufficialmente nel corso di una Conferenza di Servizio presso il Dipartimento Acque e Rifiuti della Regione Sicilia. A Ragusa, durante il Tavolo Tecnico, alla luce di quanto fatto sul problema dell’acqua, ho espresso il mio parere estremamente critico sugli ATO in generale, non solo perché non ho visto particolari risultati, anzi al contrario, con i problemi alla fine sulle spalle dei sindaci, per non parlare dei tanti Commissari: dalla provincia all’Ato. Possibile che il commissariamento sia diventata la moda dell’attuale democrazia. E con quali risultati, con quali costi? Intanto tutto grava sui sindaci e sulle tasche dei cittadini”.