Registro bigenitorialità, rinvio in consiglio comunale a Siracusa
Rinviata a data da destinarsi l'approvazione del “Regolamento per l’istituzione e la tenuta del registro della bigenitorialità”. Il consiglio comunale di Siracusa, riunito stamattina in seconda convocazione, ha approvato con 11 sì, 8 no e 2 astenuti una proposta di rinvio di Simona Princiotta avanzata nel corso di un dibattito a tratti acceso e che è stato incentrato prevalentemente sulla legittimità dell'atto. Diverse anche le richieste di inviare gli atti alla Procura della Repubblica: di Salvo Sorbello e Salvatore Castagnino per verificare l'esistenza di profili di reato; di Dario Tota affinché si accertino casi di incompatibilità di consiglieri che hanno partecipato al voto sulla proposta di rinvio. Dopo il voto, il presidente Santino Armaro ha dichiarato chiusa la sessione in quanto gli altri punti all'ordine del giorno, tutti relativi all'area del nuovo ospedale, erano stati ritirati dai proponenti.
La proposta di Registro nasce da un protocollo d’intesa firmato lo scorso mese di dicembre tra il Comune e l’associazione “Io ed il mio papà”. Per “bigenitorialità” si intende il diritto-dovere di entrambi i genitori di mantenere un rapporto continuativo con i figli e di intervenire nella loro educazione, anche in caso di separazione o divorzio. Il Registro è istituito presso l’anagrafe comunale e ad esso il minore, se residente nel Comune, potrà essere iscritto anche disgiuntamente dai genitori. Nel Registro è prevista l’indicazione, per i figli delle coppie separate o divorziate, anche del domicilio dell’altro genitore, insieme alla residenza principale. Intende essere una fonte di informazioni per quelle amministrazioni che avranno necessità di acquisire l’indirizzo di residenza di entrambi i genitori del minore.
“Il Registro - ha detto l’assessore ai Servizi demografici, Grazia Miceli - viene istituito nel superiore interesse dei minori che hanno diritto, come vuole la Convenzione dei diritti del fanciullo di New York del 1989 e come ribadito dalla legge 54 del 2006, ad intrattenere rapporti equilibrati e continuativi con entrambi i genitori”.
Nella discussione generale, Sorbello ha criticato l'Amministrazione per non avere fatto quanto promesso in campagna elettorale in favore delle famiglie, che si rompono anche per le difficoltà economiche, mentre propone uno strumento destinato ai rapporti tra genitori dopo la separazione o il divorzio. Diversa l'analisi di Carmen Castelluccio che considera il Registro uno strumento nell'interesse dei figli delle coppie separate, le quali possono così mantenere rapporti con entrambi i genitori, ma non si nasconde il rischio che possa alimentare i conflitti tra i due.
Il confronto si è fatto più acceso quando è entrato nei contenuti dell'atto. Elio Di Lorenzo ha contestato l'inserimento nell'atto del protocollo d'intesa con “Io e il mio papà” trovando anomalo che fosse stato firmato con una sola associazione e non con altre.