Torna 'U Marrobbio' a Lampedusa, due pescherecci affondati
Torna 'U Marrobbio' a Lampedusa. Due pescherecci affondati, un altro gravemente danneggiato, assieme a una motovedetta dei carabinieri. Tante altre barche ribaltate. Nessun ferito. Un putiferio ha sconvolto la notte dell'isola e "i danni - dice il sindaco Giusi Nicolini - potranno essere quantificati solo nelle prossime ore. Tutta la marineria, la Guardia costiera, i carabinieri, i vigili del fuoco sono stati in frenetica attivita' in questa lunga, faticosissima e tristissima notte per affrontare l'emergenza". Il Marrobbio, ossia l'imprevedibile e repentina variazione del livello del mare: il livello si innalza anche di due metri per poi ritornare velocemente a quello abituale, e poi di nuovo... lasciando una scia di danni, come a Lampedusa. Uno strano fenomeno: si verifica nel periodo tra aprile e maggio e poi tra settembre e ottobre: dicono che somigli al terremoto, ma fa meno paura. Comincia con un cielo grigio, l'acqua si ritira come se fosse risucchiata dal mare e le barche restano a secca.
Dopo qualche minuto, l'acqua improvvisamente risale e le onde possenti sbattono contro tutto cio' che incontrano, allagando anche le strade. La differenza di velocita' tra questi due movimenti del mare scuote tutto e tutti e rinnova uno stato di sorpresa. Molti dell'isola potranno raccontare di avere trovato in strada pesci, mentre altri sosterranno di avere scoperto la propria piccola barca 'parcheggiata' vicino le auto. Gli abitanti di Lampedusa conoscono "U Marrobbio, e lo rispettano, qualcuno lo teme. Rispetto e timore: gli stessi sentimenti che i catanesi provano per l'Etna. La scienza ha provato a dare una spiegazione: per alcuni la marea anomala e' causata da dei maremoti ciclici che avvengono al largo di Lampedusa o da cambiamenti della direzione dei venti. Chissa'. Quel che conta e' che 'U Marrobbio' e' tornato.
Lunedi' in Giunta la Regione siciliana dichiarera' lo stato di calamità. Il governo presentera', inoltre, un emendamento aggiuntivo al Collegato per consentire il ristoro ai proprietari dei pescherecci danneggiati. Lo ha assicurato il presidente della Regione siciliana Rosario Crocetta, oggi a Bruxelles per partecipare all'assemblea plenaria del Comitato delle Regioni. Il Marrobbio ha affondato pescherecci e danneggiato numerose barche. "Occorre intervenire immediatamente assicurando la solidarieta' della Regione siciliana all'isola di Lampedusa e ai suoi abitanti", assicura il governatore che si e' raccordato con il sindaco Giusi Nicolini e con il direttore della Protezione civile Calogero Foti per assicurare interventi immediati finalizzati a evitare fenomeni di inquinamento e ulteriori danneggiamenti.