Catania, rimpatriato un egiziano sospettato di essere vicino all'Isis
Lo scorso 21 aprile Omar Ashraf Mohamed Gamaleldin Mohamed Aly, 43 anni, egiziano, è stato accompagnato dalla Polizia di Stato presso il Centro di Permanenza di Brindisi - Restinco e, nella mattinata di ieri 28 aprile, è stato rimpatriato in Egitto con volo in partenza dall’aeroporto di Fiumicino. Il provvedimento è stato eseguito dopo la conclusione di un complesso iter amministrativo terminato con due distinte decisioni del Tribunale Civile di Catania che non ha ritenuto di concedere la sospensiva dapprima al diniego della richiesta di permesso di soggiorno presentata per motivi familiari e, successivamente, al decreto prefettizio di allontanamento dal territorio nazionale adottato.
Lo straniero è stato rintracciato dalla Digos di Catania dopo una mirata attività info-investigativa conclusasi tra l’altro con la perquisizione del camper che lo stesso utilizzava per i suoi continui spostamenti al fine di rendersi irreperibile; nel corso della ricerca, sono stati rinvenuti e sequestrati un machete di fattura artigianale lungo circa 40 centimetrie un telefono cellulare contenente tra l’altro un file-audio riproducente l’inno dell’ISIS ed una foto del terrorista che aveva ucciso in diretta l’Ambasciatore Russo durante un convegno in Turchia, riportante una scritta il lingua araba e tradotta “Dio è grande, noi siamo come Mohamed e saremo così per sempre e non lasceremo nessuno in pace se prima la popolazione di Damasco non sarà lasciata in pace”.