Corruzione, appalti truccati: arrestati tre dirigenti del comune di Milano
Tre dirigenti del Comune di Milano sono stati arrestati dal Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Milano nell'ambito di un'inchiesta su presunti casi di corruzione che, si legge in una nota della Procura, "hanno consentito, tra l'altro, di pilotare l'aggiudicazione di alcune gare di appalto bandite dal Comune a favore del Consorzio Milanese scarl e delle imprese sue associate". Sono stati inoltre "accertati due casi di concussione". L'inchiesta, coordinata dal procuratore aggiunto Giulia Perrotti e dal pm Luca Poniz, ha portato in carcere Massimilano Ascione, in qualita' di "titolare di P.O. (Posizione Organizzativa)" del Comune di Milano e due dirigenti, Stanislao Virgilio Innocenti e Armando Lotumolo. Sono indagate anche due persone giuridiche per la violazione della legge 231 del 2001 sulla responsabilita' delle societa' per reati commessi dai dipendenti.
Il funzionario del Comune di Milano Massimiliano Ascione, tra gli arrestati nel blitz della Guardia di Finanza di stamane, avrebbe ricevuto una tangente in contanti da 100mila euro in cambio di certificazioni di edilizia pubblica. A quanto si e' appreso, a rivelare l'esistenza di questa presunta mazzetta sarebbe stato l'imprenditore Marco Volpi, titolare della 'Professione Edilizia Srl', arrestato nel settembre del 2015 assieme ad altre tre persone nella prima parte d'indagine. Agli inquirenti, Volpi avrebbe raccontato di aver pagato ad Ascione, accusato di concussione, la tangente per lavori di ristrutturazione di edifici pubblici.