‘Ndrangheta: inchiesta “Costa pulita” a Vibo, in 29 optano per l’abbreviato
Ventinove imputati del procedimento penale nato dall'inchiesta antimafia denominata "Costa pulita" contro i clan del Vibonese hanno oggi chiesto al gup distrettuale di Catanzaro di essere processati con il rito abbreviato che consente in caso di condanna uno sconto di pena pari ad un terzo. Fra le richieste di abbreviato anche quella avanzata dall'attuale presidente della Provincia di Vibo Valentia, nonche' sindaco di Briatico, Andrea Niglia, accusato di corruzione elettorale aggravata dalle finalita' mafiose. Richiesta di processo con rito abbreviato pure per l'ex sindaco di Briatico, Francesco Prestia e per l'ex consigliere comunale di Briatico, Sergio Bagnato, entrambi accusati di concorso esterno in associazione mafiosa. Richiesta di rito abbreviato poi per l'ex consigliere comunale di Vibo Valentia, Giancarlo Giannini, e fra gli altri, anche per il boss di Limbadi Cosmo Michele Mancuso, per Carmine e Filippo Il Grande, indicati come soggetti di vertice dell'omonimo clan di Parghelia, e per Antonino ed Antonio Accorinti, padre e figlio, indicati dalla Dda come vertici del clan di Briatico. Quali parti civili sono stati ammessi i Comuni di Vibo Valentia, Briatico e Parghelia, la Regione Calabria e la Provincia di Parghelia. Gli imputati in totale sono 82.