Domani su Rai 2 la tragica storia del modicano Angelo Partenza
A conferma della vasta eco e dell'unanime sconcerto destati dal tragico caso, domani, giovedì 16 marzo, anche la nota trasmissione di approfondimento di Rai Due “I Fatti Vostri” si occuperà del caso di Angelo Partenza, il 64enne di Modica trovato morto nella sua casa pochi giorni dopo essere stato picchiato brutalmente per futili motivi da due minorenni, indagati per omicidio preterintenzionale. In studio con il conduttore, Giancarlo Magalli, interverranno il prof. Vincenzo Di Martino, preside in pensione, cognato della vittima, e il dott. Ermes Trovò, Presidente di Studio 3A, la società specializzata a livello nazionale nella valutazione delle responsabilità, a tutela dei diritti dei cittadini, a cui i familiari di Partenza si sono affidati.
Il prof. Di Martino ricostruirà gli antefatti, gli accadimenti di quel 19 gennaio, il giorno dell'aggressione, fino al drammatico epilogo. Angelo Partenza, che abitava da solo, è stato trovato senza vita nella sua abitazione il 3 febbraio: a dare l'allarme la sorella che non lo sentiva da un paio di giorni e che, preoccupata, ha avvertito i carabinieri i quali, entrati con i pompieri, hanno fatto la macabra scoperta. Il decesso risalirebbe a 48 ore prima.
Dalle indagini è però emerso che l'uomo era rimasto vittima di una brutale aggressione per mano di alcuni ragazzi pochi giorni prima. A raccontare i fatti, dei quali peraltro vi sono diversi testimoni, è lo stesso Partenza nella querela presentata subito dopo alla stazione dei carabinieri di Modica. Il signor Angelo spiegava di essere stato da tempo nel mirino di un appena 15enne che abita nella sua stessa via e di un gruppetto di suoi amici e coetanei, tutti di Modica, che definire “i bulli del quartiere” è un eufemismo e che non perdevano occasione per infastidirlo, prenderlo in giro e ingiuriarlo a tutte le ore, visto che non vanno a scuola né lavorano. La situazione era arrivata al punto tale che il malcapitato era stato costretto a cambiare le sue abitudini e ad uscire di casa solo quando la banda non presidiava la zona.
Il 19 gennaio, a mezzogiorno, tuttavia, il 64enne e il ragazzino vicino di casa, che era assieme ad altri due amici, si sono casualmente ritrovati faccia a faccia nella piazzetta della chiesa di Santa Maria. Un accenno di rimprovero da parte dell'uomo sarebbe bastato per scatenare l'ira dei piccoli delinquenti. In particolare, l'amico 16enne (quasi 17enne) l'ha strattonato e gettato a terra facendogli sbattere il capo: Partenza è rimasto intontito e in balia della furia del giovane, che ha continuato a colpirlo selvaggiamente con calci e pugni in faccia finché alcuni passanti, tra cui quattro operatori ecologici, sono intervenuti in sua difesa mettendo fine al pestaggio. Un atto di violenza di una gravità inaudita. In preda a forti dolori al volto e in tutto il corpo, il signor Angelo si è rivolto al suo medico di famiglia che l'ha invitato a recarsi al pronto soccorso dell'ospedale cittadino, dove i sanitari gli hanno riscontrato una brutta frattura della parete anteriore laterale, mediale e superiore del seno mascellare destro, a conferma di come i suoi aguzzini si fossero accaniti proprio sulla sua testa, per una prognosi di trenta giorni salvo complicazioni.
A fronte di questo antecedente così ravvicinato, la sorella della vittima, attraverso il consulente personale Salvatore Agosta, si è dunque rivolta a Studio 3A, per fare luce sui fatti, chiarire le cause del prematuro decesso del fratello e ottenere giustizia, oltre che per essere seguita nel procedimento aperto dalla magistratura. Come spiegherà il dottor Trovò, che farà il punto sull'iter giudiziario della vicenda, appreso del pestaggio la Procura di Ragusa ha infatti aperto di propria iniziativa un fascicolo e iscritto nel registro degli indagati per il reato di omicidio preterintenzionale in concorso il 15enne vicino di casa della vittima e l'amico 16enne principale responsabile dell'aggressione, trasmettendo poi gli atti al competente Tribunale dei Minorenni di Catania (a Ragusa non c'è), il che ha comportato diversi giorni di attesa che hanno ulteriormente acuito il dolore dei familiari di Partenza: il funerale si è potuto celebrare solo un mese dopo, il primo marzo.
Finalmente, il Pm dott.ssa Silvia Vassallo ha disposto l'esame autoptico sulla salma, incaricando a tal fine un proprio consulente tecnico medico legale, il dott. Giuseppe Iuvara, che ha effettuato l'autopsia il 25 febbraio. La perizia dovrà stabilire e sarà determinante per capire se vi sia un nesso di causa tra l'aggressione subita (e i relativi traumi riportati dal signor Angelo) e la sua morte, ma si potranno anche trarre indicazioni utili per verificare un secondo aspetto che ha lasciato perplessi i congiunti della vittima, se cioè vi sia stata anche una sottovalutazione delle lesioni da parte dei medici e sanitari che l'hanno preso in cura: Angelo Partenza è entrato al pronto soccorso con un codice bianco ed è stato dimesso poche ore dopo, senza neanche tenerlo in osservazione, nonostante il trauma cranico. Le operazioni peritali, sul cui esito è stato imposto il più stretto riserbo, data la gravità e delicatezza del caso, sono poi proseguite il 10 marzo con l'esame dei reperti macroscopici e continueranno proprio domani, 16 marzo, con l'esame dei reperti microscopici, dopodiché il dott. Iuvara avrà tutti gli elementi per redigere le sue conclusioni.