Traffico illecito di rifiuti, 14 arresti della Dda di Catania: 7 sono in cella
Accettavano nel sito di contrada Bagali di Melilli rifiuti, anche speciali e pericolosi, da diverse parti d'Italia, compreso il 'polverino' dell'Ilva di Taranto, nonostante non provenissero dall'Ato di Siracusa come prevedeva la norma. Li stoccavano in aree diverse da quelle autorizzate, li abbancavano sollevando polveri che si disperdevano nell'ambiente e miscelavano e trituravano rifiuti pericolosi e non che poi venivano inviati a un termodistruttore che provocava la caduta di diossine. Il tutto senza temere controlli da parte della Regione o dal Comune grazie a complicità di 'colletti bianchi'. E' il quadro che emerge dall'inchiesta 'Piramidi' della Dda della Procura di Catania che ha portato all'arresto di 14 persone, sette in carcere e altrettante ai domiciliari, per il traffico illecito di rifiuti, corruzione, falsità ideologica e traffico di influenze illecite. Tra i destinatari del provvedimento del Gip Giuliana Sammartino, eseguiti da carabinieri del comando provinciale e del Noe di Catania, ci sono l'ex funzionario regionale Gianfanco Cannova, un funzionario del Comune di Mellili, Salvatore Salafia, di 58 anni, e il funzionario del Dipartimento Acque e Rifiuti della Regione Siciliana, Mauro Verace, al quale sono stati concessi i domiciliari. Al centro dell'inchiesta la discarica della Cisma Ambiente. Il Gico della Guardia di finanza di Catania ha sequestrato beni per 50 milioni di euro riconducibili agli imprenditori Antonino Paratore e al figlio Carmelo, che sono stati arrestati, compreso il noto lido balneare 'Le piramidi'. Le indagini, condotte dal 2012 al 2015, e che hanno avuto riscontri anche da dichiarazioni di collaboratori di giustizia, avrebbero fatto emergere quello che per la Procura di Catania è stato un illecito traffico dei rifiuti gestito dai Paratore, ritenuti legati al boss Maurizio Zuccaro della 'famiglia' Santapaola-Ercolano, per il quale avrebbero agito anche quali prestanome. L'inchiesta parte, nel dicembre 2012, dopo il ritrovamento al largo della Toscana di bidoni contenenti prodotti dei catalizzatori esausti del petrolchimico, non più rigenerabili, di cui si occupava la Cisma Ambiente SpA. Il gruppo, inoltre, avrebbe fatto ampliare la discarica senza averne i requisiti e gestito in maniera illecita il conferimento che doveva essere limitato ai rifiuti di Siracusa e provincia e invece riceveva anche quelli di altre regioni italiane e il 'polverino dell'Ilva di Taranto. Questo, secondo l'accusa sarebbe avvenuto "con la connivenza di pubblici funzionari della Regione Siciliana deputati al rilascio delle autorizzazioni, tonnellate di rifiuti realizzando ingenti guadagni ed inquinando gravemente l'ambiente". Lo avrebbero fatto "omettendo per anni di attivarsi, sebbene fossero stati informati dagli organi di controllo della condotta della Cisma che, all'interno della discarica avrebbe operato in assoluto disprezzo delle autorizzazioni e della normativa ambientale". Un ruolo importante avrebbe avuto, in questo senso, un funzionario dell'assessorato a Infrastrutture e Mobilità della Regione, Mario Corradino, indagato in stato di libertà per traffico di influenza illegale, che, sostiene la Procura, era "lo strumento dei due Paratore per esercitare la necessaria pressione verso gli apparati della Pubblica Amministrazione per il raggiungimento dei loro fini illeciti". Per i destinatari del provvedimento cautelare il governatore Rosario Crocetta annuncia che "saranno immediatamente sospesi i funzionari della Regione coinvolti, nelle more del possibile licenziamento" perché, spiega, "non ci troviamo di fronte alla semplice corruzione ma a un danno alla salute dei cittadini e dell'ambiente". "Adesso - ha commentato il procuratore Carmelo Zuccaro - abbiamo fermato lo scempio e con la nomina degli amministratori giudiziari tutto sarà riportato nell'alveo della norma".
Elenco arrestati:
1. PARATORE Antonino cl.1947 , carcere Catania Piazza Lanza
2. PARATORE Carmelo cl.1981, carcere Trento
3. GRILLO Salvatore cl.1970, carcere Catania Bicocca
4. VERDERAME Giuseppe cl.1954, carcere Catania Bicocca
5. CANNOVA Gianfranco cl.1958, carcere Palermo Pagliarelli
6. SALAFIA Salvatore cl.1959, carcere Catania Piazza Lanza
7. PIAZZA Simone Giuseppe cl.1986, carcere Catania Bicocca
8. D’AMICO Salvatore cl.1971, ai domiciliari
9. DI STEFANO Agata cl.1982, ai domiciliari
10. DI VINCENZO Antonino cl.1977, ai domiciliari
11. COTTONE Maurizio cl.1975, ai domiciliari
12. AMARA Giuseppe cl.1968, ai domiciliari
13. AMARA Giovanni cl.1973, ai domiciliari
14. VERACE Mauro cl.1957, ai domiciliari