Caso Abu Omar, grazia parziale di Mattarella a Sabrina De Sousa: è libera
E' stata concessa la grazia parziale a Sabrina De Sousa, cittadina statunitense, condannata nel processo sul caso Abu Omar. Lo si apprende in ambienti vicini all'ex agente della Cia. La richiesta di Grazia al capo dello Stato era stata depositata da tempo. L'avvocato Dario Bolognesi del foro di Ferrara l'aveva sollecitata di nuovo, recandosi al Ministero di giustizia "per insistere in ordine ad una decisione rapida", aveva tra l'altro detto.
La destinataria del provvedimento di clemenza - si legge nella nota - è stata condannata, in concorso con altre persone, alla pena di sette anni di reclusione per il reato di sequestro di persona, avvenuto a Milano nel febbraio del 2003; detta pena è stata ridotta a quattro anni per l'indulto di cui alla legge n. 241 del 2006, già riconosciuto all'interessata nella misura di tre anni. Per effetto del provvedimento del Capo dello Stato, a carico della De Sousa permane la pena di tre anni di reclusione, pena che consente la presentazione di istanze di misure alternative alla reclusione, senza necessità di detenzione carceraria. La decisione tiene conto del parere favorevole formulato dal Ministro della Giustizia a conclusione della prevista istruttoria. Nella valutazione della domanda di grazia, il Capo dello Stato - conclude la nota - ha considerato l'atteggiamento tenuto dalla condannata, la circostanza che gli Stati Uniti hanno interrotto la pratica delle extraordinary renditions, e l'esigenza di riequilibrare la pena a carico della predetta rispetto a quella degli altri condannati per il medesimo reato.
Dopo la firma della grazia parziale per Sabrina De Sousa da parte del presidente della Repubblica, il procuratore generale di Milano, Antonio Lamanna, ha revocato l'ordine di esecuzione di pena emesso nei confronti dell'ex agente della Cia il 24 settembre 2012. Il Pg ha anche richiesto all'autorità di polizia l'immediata restituzione dell'ordine di esecuzione della pena "in quanto non più eseguibile".