Siracusa, il mondo forense piange Ettore Randazzo: domani i funerali
Verranno celebrati domani alle 10 in Cattedrale a Siracusa, i funerali dell'avvocato Ettore Randazzo, morto ieri nel capoluogo a 68 anni. L'ex presidente dell'Unione delle Camere penali si è spento dopo un male incurabile che lo aveva colpito. Grande il cordoglio del mondo forense e non solo siracusano, ma anche dell'intero palazzo di giustizia. A esprimere cordoglio molti colleghi di quello che era definito un "principe" del Foro.
Anche il sindaco di Siracusa, Giancarlo Garozzo lo ha voluto ricordare così: “Un avvocato nel senso più nobile del termine, competente come pochi e per questo apprezzato in tutto l'ambiente giudiziario”.
Il sindaco, Giancarlo Garozzo, porge le condoglianze personali e a nome della città ai familiari di Ettore Randazzo, morto prematuramente.
“La sua preparazione e la sua sensibilità professionale lo hanno portato al vertice dell'Unione delle camere penali, a testimonianza di un apprezzamento unanime frutto di impegno e di studio costante. Per l'avvocato Randazzo, il diritto non si esauriva nelle aule dei tribunali ma era cultura e strumento di crescita sociale. Perdiamo troppo presto un grande siracusano che avrebbe potuto dare ancora tanto alla città”.
IL RICORDO DELLA CAMERA PENALE "PIERLUIGI ROMANO" DI SIRACUSA
"Grande avvocato, fine giurista, difensore instancabile del Giusto Processo". Così l'avv. Giuseppe Cristiano, presidente della Camera Penale "Pier Luigi Romano" di Siracusa ricorda l'avvocato Ettore Randazzo, scomparso ieri. Questa mattina alle 12, commemorazione pubblica nell’aula di Corte di Assise. Un momento spontaneo nel corso del quale avvocati e magistrati hanno ricordato la figura dell’avv. Randazzo.
"La sua scomparsa - ha detto l’avv. Cristiano - rappresenta una perdita incolmabile per l'avvocatura siracusana e nazionale. L’avv. Randazzo ha ricoperto più volte la carica di Presidente della Camera Penale di Siracusa e quella di Presidente dell'Unione Camere Penali Italiane dal 2002 al 2006. Maestro di diritto e di deontologia, è stato una guida per diverse generazioni di avvocati penalisti che in lui hanno individuato un esempio di professionista garbato e integerrimo”.
E proprio da questo esempio l’avv. Cristiano ha ribadito che è necessario partire: “E’ stato per certi versi un visionario. Ci lascia un patrimonio da custodire gelosamente e al tempo stesso diffondere. I suoi scritti sulla deontologia. E’ stato un fermo difensore del giusto processo: verità processuale, correttezza, nessuna deroga all’avvocato. Ha sempre cercato punti di unione e non di scontro con i magistrati, che non a caso gli hanno sempre riconosciuto questa fermezza e questa capacità. Ci lascia alcuni indirizzi da seguire e la passione per il suo lavoro”.