La strage di Viareggio, una raffica di condanne per i 32 morti: sette anni a Moretti
Dopo circa 5 ore di di camera di consiglio arrivano le condanne per la strage di Viareggio: 7 anni a Mauro Moretti, all'epoca amministratore delegato di Ferrovie e oggi ad di Leonardo-Finmeccanica, 7 anni e sei mesi per Michele Mario Elia, ex amministratore delegato di Rfi, e stessa pena per Vincenzo Soprano, ex ad di Trenitalia e di Fs Logistica. La sentenza del Tribunale di Lucca, a sette anni e mezzo da uno dei piu' gravi disastri ferroviari d'Italia, mette un primo punto fermo sulle responsabilita' dei manager in carica all'epoca, ritenuti colpevoli per le carenze tecniche che, secondo la tesi accusatoria, causarano l'incidente. Imputati erano 33 persone e 9 societa', chiamate a rispondere a vario titolo dei reati di disastro ferroviario colposo, incendio colposo, omicidio colposo plurimo, lesioni colpose plurime. Moretti, hanno sottolineato i suoi legali, e' stato condannato nella sua qualita' di ex amministratore delegato di Rfi ma assolto come amministratore delegato di Ferrovie dello Stato. Piu' di venti le condanne, oltre a quelle di Moretti, Elia e Soprano. Riguardano dirigenti di Rfi, di Trenitalia, della Divisione Cargo, di Cima Riparazioni, dell'Istituto Sperimentale. Ma le pene piu' pesanti sono state inflitte agli imputati stranieri, referenti della ditta Gatx Rail Austria (titolare del carro che svio' e prese fuoco) e delle officine Jugenthal di Hannover, in Germania, (dove fu eseguita la manutenzione dell'asse del vagone). Nel dettaglio, 9 anni e 6 mesi ciascuno a Rainer Kogelheide e Peter Linowski (Gatx); 9 anni a Uwe Koennecke (Jugenthal), Johannes Mansbart (Gatx) e Roman Mayer (Gatx); 8 anni a Uwe Kriebel (Jugenthal) e Andreas Schroeder (Jugenthal). Ci sono anche otto imputati assolti. Si tratta di Giuseppe Farneti (Rfi), Gilberto Galloni (Fs logistica), Mario Testa (Rfi), Angelo Pezzati (dirigente compartimento infrastruttura di Firenze), Stefano Rossi (Rfi), Joachim Lehmann (Jugenthal), Andreas Barth (Jugenthal), Andreas Carlsson (Jugenthal). L'ultima udienza del processo e' stata vissuta con emozione dai familiari delle trentadue vittime che si sono dati appuntamento a Lucca per un corteo che, sfidando la pioggia, ha sfilato lungo un breve tratto di strada. La manifestazione, alla quale hanno preso parte centinaia di persone arrivate da Viareggio, si e' conclusa di fronte al Polo Fieristico, trasformato in aula giudiziaria visto il gran numero di imputati, parti civili, avvocati e giornalisti. All'interno, le famiglie hanno posto su ciascuna delle prime trentadue sedie della zona riservata al pubblico una maglietta bianche con la fotografia di una vittima.