Shoah, "note spezzate": a Palermo musiche dai campi di sterminio
Brani scritti su supporti di fortuna, ritagli di stoffa, pezzi di giornale. Composti da musicisti ebrei durante i viaggi di deportazione e nei campi di concentramento e di sterminio, musicisti che hanno portato cosi' avanti il loro atto di resistenza e di amore per la vita. Cori, marce, tanghi, ninnananne, musiche da cabaret e inni religiosi. Domani, alle 18.30 al Teatro Massimo (Sala Onu) in occasione della Giornata della memoria, alcune di queste composizioni saranno eseguite nel concerto "Le storie spezzate", mentre saranno proiettati alcuni filmati storici. Il concerto, organizzato dal Teatro Massimo in collaborazione con il Conservatorio Bellini e l'Istituto siciliano di studi ebraici, vedra' esibirsi l'orchestra Salvatore Cicero del Conservatorio diretta dal maestro Luigi Rocca, il Coro di voci bianche e il Coro Arcobaleno del Teatro Massimo diretti dal maestro Salvatore Punturo, e l'attore Giuseppe Montaperto. Primo violino Maurizio Rocca, voci Alejandra Bertolino Garcia e Alfonso Moscato, chitarra Giorgio Buttitta. L'orchestra da camera Salvatore Cicero si e' costituita nel 1988 nel Conservatorio di Musica Bellini di Palermo. L'iniziativa del maestro Luigi Rocca, docente di violino, nasce dalla volonta' di proseguire idealmente il progetto didattico sviluppato dal proprio maestro, Salvatore Cicero, con il gruppo d'archi I Giovani cameristi siciliani: portare ai giovani la musica eseguita dai giovani. Nel 1995, il Collegio Docenti del Conservatorio ha riconosciuto ufficialmente l'orchestra come Orchestra da Camera del Conservatorio.