Teatro Garibaldi
Modica,"Cavalleria rusticana" fa il boom: si replica l'11 marzo
Una sequela continua di standing ovation finale di un pubblico, da tutto esaurito, entusiasta ha salutato “Cavalleria rusticana” di Pietro Mascagni, un unico atto su libretto di Giovanni Targioni-Tozzetti e Guido Menasci, opera lirica interamente prodotta dalla Fondazione Teatro Garibaldi. La replica prevista per sabato 11 marzo ore 21 è già quasi un altro sold out, e si parla già di una terza replica.
Il melodramma è tornato dopo cento anni nello storico Teatro, e ritorna alla grande con un tripudio di colori e consensi, come riferisce il sovrintendente, Tonino Cannata. Mentre in contemporanea il Massimo di Palermo ha aperto la stagione con il Macbeth di Verdi per la regia di Emma Dante e il Bellini di Catania con la “Straniera” di Vincenzo Bellini per la regia di Andrea Cigni, il Garibaldi di Modica che, al netto delle innegabili capienze, non è stato inferiore per suggestioni, autorevolezza e prestigio, ha esordito con la prima opera lirica del grande compositore livornese per la regia di Antonino Interisano, che è anche il protagonista (Turiddu) dell’opera. Per la stagione musicale, Giovanni Cultrera, che ne è il direttore artistico, scelta migliore non poteva fare.
Il prodotto finale è il frutto di mesi di lavoro e si può parlare di scommessa vinta con grandissimi consensi. Le scenografie ricalcano una location modicana come il portone della Chiesa di San Pietro e una tipica osteria realizzate dall’artista Giuseppe Colombo di Modica (una sua mostra con i bozzetti dell’opera sono in esposizione nel foyer del Teatro come iniziativa del MAS sino al 31 gennaio), il cast, l’orchestra Filarmonica degli Erei (nel Golfo mistico, recuperato e reso fruibile con interventi eseguiti a regola d’arte, hanno suonato trentasei orchestrali sapientemente diretti dal maestro Michele Pupillo), il coro Sinfonico del Mediterraneo diretto da Maria Grazia Di Giorgio, tutti di ottima caratura ma sopratutto ben amalgamati e certi di vincere la nuova sfida dello storico appuntamento con il melodramma al Teatro Garibaldi.
La serata ha offerto un motivo aggiunto di cornice all’opera lirica, dedicando l’apertura alla “Danza delle ore” dalla Gioconda di Amilcare Ponchielli.
Due grandissimi talenti della danza internazionale sul proscenio del teatro: Aurora Licitra (di Ragusa) prima ballerina della compagnia Julien Lestel di Marsiglia e Julien Lestel, primo ballerino dell’Opera di Parigi.
Cavalleria Rusticana oltre ad Antonino Interisano, tenore di levatura internazionale che ha calcato i palcoscenici più prestigiosi del mondo, altri protagonisti internazionali che hanno incantato il pubblico presente: il soprano eccelso Marianna Cappellani, interprete di una Santuzza pazza d’amore per Turiddu, il baritono Salvo Di Salvo ottimamente calibrato nella parte e sulla scena, la bravissima e vezzosa Lola, moglie di Alfio e amante di Turiddu,il soprano Manuela Cucuccio e infine Lucia, la madre di Turiddu, il mezzosoprano Linda Rogasi perfettamente inquadrato nel personaggio. Originale poi la processione della Pasqua che dalla platea si è portata sino al palcoscenico con una statua del Cristo risorto, opera dello scultore sciclitano, Carmelo Candiano, e i figuranti delle confraternite di Ragusa Ibla in abiti originali del 1600 e due carabinieri in grande uniforme datata 1930.