Musumeci sulle Province: "Si può trovare un'intesa sulla riforma"
Sulla riforma delle Province si prova una certa soddisfazione nel vedere oggi pronunziare agli avversari politici le stesse cose che il mio gruppo parlamentare, in solitudine, diceva tre anni fa". Lo dice l'esponente dell'opposizione all'Ars Nello Musumeci, a proposito del dibattito apertosi alla Regione sulla riforma dell'ente intermedio. "Ho appena depositato all'Ars un disegno di legge frutto anche della esperienza maturata in prima linea in un decennio alla guida della Provincia di Catania. Nelle linee generali - aggiunge - ricalca la proposta che coi colleghi Ioppolo e Formica avevo presentato nel gennaio 2013, prima che la maggioranza di Crocetta si ostinasse a inseguire una folle e irragionevole riforma rivelatasi fallimentare. In sintesi: elezione diretta del presidente dei Liberi consorzi e dei sindaci delle tre Città metropolitane; elezione diretta dei consiglieri delle nove assemblee, con una forte riduzione dei componenti (ridotti a 20 nelle province con oltre 500 mila abitanti e a 16 in quelle minori). Attribuzione agli enti, in aggiunta a quelle previste dalla legge regionale 9/86, di ulteriori competenze, ad esempio sulla pianificazione urbanistica dei Comuni, sulla edilizia popolare al posto degli Iacp, degli uffici della Motorizzazione, delle riserve naturali, della pianificazione turistica". "Se si ha davvero buona volontà, un'intesa può essere trovata in poche settimane, subito dopo la sessione di bilancio. E far tornare i siciliani a votare nel prossimo turno primaverile. Sarebbe una vittoria del buonsenso e della democrazia", conclude Musumeci.