Apprezzato dal pubblico del "Garibaldi"
Modica, il racconto della Sicilia vista dal "barbiere" Massimo Venturiello
Apprezzato dal pubblico del Teatro Garibaldi di Modica lo spettacolo di Massimo Venturiello "Barberia" (testo di Gianni Clementi), andato in scena per la stagione di prosa della Fondazione Garibaldi. Accompagnato dalle note della “Compagnia popolare Favarese”, cinque musicisti di barba, capelli e mandolino, Venturiello conduce nel mondo magico del salone del barbiere siciliano. Uomo tuttofare: infermiere, dentista, veterinario, consigliere di famiglia, paraninfo, depositario di confidenze piccanti.
Questo “varveri", ragazzo quindicenne è costretto a fuggire da New York, lasciando padre e madre nella Little Italy, per aver assistito, nel salone dove lavorava, a un omicidio mafioso.
Torna a Ribera, in Sicilia, e va a tagliare capelli e a radere barbe nel salone dello zio Saro che passando a migliore vita gli lascia un patrimonio che non è solo la barberia ma un mondo di saperi che fa del barbiere riferimento per tutte le necessità della vita.
Con uno straordinario Massimo Venturiello i cinque musicisti di barba, capelli e mandolino: Domenico Pontillo, Peppe Calabrese, Maurizio Piscopo, Mimmo Pontillo, Raffaele Pullara e Mario Vasile, uno dopo l’altro accomodati sulla sedia del salone per ricevere dal mattatore armato di rasoio il racconto perfetto di un’epica tutta siciliana.
“Barberia” ha una sua genesi artistica. Nasce da un libro-cd dal titolo "Musica dai saloni" curato da Maurizio Piscopo e Gaetano Pennino per la parte letteraria e da Giuseppe Calabrese e Mimmo Pontillo quella musicale. Il libro alla sua seconda edizione è stato definito dalla critica la Bibbia dei poveri per le storie, le curiosità, le foto di Melo Minnella e Giuseppe Leone e per le musiche del cd sono state riproposte in questo spettacolo.
Prossimo appuntamento con la stagione di prosa del Teatro Garibaldi di Modica "Lei e lei", scritto e diretto da Giampiero Cicciò, con Ilenia D'Avenia e Giampiero Cicciò.