nella notte al Cannizzaro
Gli diedero fuoco a Siracusa, morto don Pippo Scarso dopo due 2 mesi e mezzo di agonia
Non ce l'ha fatta Giuseppe Scarso, l'uomo che fu bruciato da 3 bulli al Ronco II di via Servi di Maria il primo ottobre scorso a Siracusa. È morto mercoledì mattina, dopo due mesi e mezzo di agonia, all'ospedale Cannizzaro di Catania per un arresto cardiocircolatorio. La notizia si è appresa soltanto stamane perchè gli investigatori avevano chiesto il massimo riserbo. Scarso era molto conosciuto nella zona dove abitava ed era considerato una persona mite e dolce. I responsabili dell'aggressione, che ora dovranno rispondere all'accusa di omicidio aggravato, sarebbero tre. La Procura della Repubblica di Siracusa ha infatti iscritto nel registro degli indagati tre persone.
DUE TENTATIVI DI DARGLI FUOCO ANDATI A VUOTO Due tentativi andati a vuoto nel giro di 48 ore, il terzo, subito dopo, invece è andato in porto. Il primo risale al 28 settembre scorso: qualcuno è riuscito ad aprire la porta dell'abitazione dell'uomo, al pianterreno in via Servi di Maria, gettando liquido infiammabile e dando fuoco al pavimento, l'anziano però era riuscito a spegnere le fiamme. Il giorno dopo la vittima, insieme al fratello, aveva denunciato l'episodio ai carabinieri. Ma il giorno successivo, poco prima della mezzanotte, tre persone incappucciate sono entrate nuovamente nell'appartamento, gettando liquido infiammabile sul petto e sull'orecchio dell'anziano, che se l'era cavata con lievi ustioni. Poi l'ultimo tentativo, quello fatale, che ha portato don Pippo alla morte. Ad agire, stavolta, sarebbero stati in due. Almeno così testimoniano le riprese delle telecamere di un vicino e di un esercizio commerciale. Hanno utilizzato una bottiglietta di alcol che poi hanno gettato sotto un'auto prima di fuggire.
TRE SOSPETTATI MA NESSUNA PROVA All'indomani della brutale esecuzione contro don Pippo Scarso le indagini non hanno portato a nessun ordine di custodia cautelare. Soltanto alcuni sospetti, non suffragati da prove schiaccianti nei confronti di tre presunti responsabili. La Procura intanto ha disposto l'autopsia sul corpo di Giuseppe Scarso, delegata ai medici legali del capoluogo etneo.
IL SINDACO: VANNO PRESI I RESPONSABILI
"Don Pippo non è riuscito a sopravvivere alla barbara aggressione col fuoco subita di notte nella sua abitazione nonostante abbia lottato per quasi tre mesi contro la morte''. Lo dice il sindaco di Siracusa, Giancarlo Garozzo, commentando la notizia della morte di Giuseppe Scarso. ''L'identificazione dei responsabili - aggiunge - adesso si rende ancora più urgente e confido nel lavoro serio e nella professionalità degli investigatori per soddisfare la giusta richiesta di giustizia dei familiari, ai quali va il cordoglio mio e di tutti i siracusani. Mi unisco all'appello dei parenti affinché chi sa collabori con gli inquirenti, sperando sempre che i vili autori abbiano un sussulto di dignità e si costituiscano".