Palermo, salvezza difficile ma Zamparini conferma De Zerbi
Il Palermo va avanti con Roberto De Zerbi. Il tecnico rimane in sella nonostante le sette sconfitte consecutive e gli zero punti in casa. La soluzione più semplice dal punto di vista tattico ed economico ma forse la più difficile per Zamparini che ha abituato tifosi e giornalisti a esoneri anche clamorosi. "Pur in un momento estremamente difficile per i risultati estremamente negativi della squadra, dopo aver esaminato attentamente la prestazione di ieri con tanti difetti (record di sconfitte) - ha detto il presidente - e qualche nota positiva nella prestazione dei nostri giocatori, ho comunicato al nostro mister De Zerbi di voler continuare il lavoro con lui, anche se il percorso della salvezza sarà difficile". Per la prima volta da inizio stagione, il presidente si prende le sue responsabilità nella costruzione della rosa, non all'altezza con le attese della società e forse inadeguata alla Serie A. "Certamente - ha spiegato - i motivi della situazione negativa vanno con serenità ricercati sia nella rosa costruita dalla società (uscita di Sorrentino, Vazquez, Lazaar, Gilardino, Maresca; entrata di Bruno Henrique, Aleesami, Sallai, Nestorovski, Diamanti, Embalo, Rajkovic, Gazzi), sia nella serie impressionante di infortuni (Trajkovski, Rajkovic, Gonzalez, Embalo, Balogh, Bentivegna) che hanno tolto uomini determinanti come i difensori, sia nella messa in campo della squadra da parte dell'allenatore nuovo". Il presidente vuole uscire da questa situazione insieme a De Zerbi. Le alternative di un ritorno di Davide Ballardini o dell'esordio di Eugenio Corini non esaltano il presidente che, contrariamente a quanto successo in passato, preferisce il vecchio al nuovo. "Poiché credo - ha spiegato - che soluzioni diverse non porterebbero risultati più positivi. Invito la squadra a credere nella salvezza: crederci sarà determinante, credendo io (anche dalle prestazioni) che questo organico e questo allenatore non siano da questa classifica". Zamparini rimarrà comunque nella società anche con l'arrivo - che lui dice "imminente" - di nuovi soci stranieri: "Resterò anche se non come presidente, sino a che in un futuro non lontano torneremo in Europa".