La famiglia ha deciso di donare gli organi del ragazzo
L'operaio di Siracusa morto a Malta, il papà: "Martino vivrà sempre"
Non ce l’ha fatta l’operaio siracusano, Martino Orvieto, 29 anni, che lo scorso 17 ottobre è precipitato da un’impalcatura a Malta, mentre lavora in un cantiere di un centro commerciale, impegnato a tinteggiare delle pareti. Si era trasferito nell'isola dei Cavalieri un anno e mezzo fa per un posto di lavoro che non era riuscito a trovare nel capoluogo, nonostante i suoi studi all'Alberghiero di Siracusa.
Il suo cuore ha cessato di battere ieri sera all’ospedale all'ospedale Mater Dai a Msida. Le lesioni, dopo l’impatto, avrebbero interessato varie parti del corpo, tra cui i polmoni. L'incidente è avvenuto a Birkirkara, una città che si trova nel centro della piccola isola, dove il giovane si era stabilito per lavoro. Lavorava per conto di un'impresa edile maltese.
Martino Orvieto era stato sottoposto ad un delicato intervento chirurgico ad un polmone, che era riuscito, ma i medici maltesi l'avrebbero dovuto sottoporre pure a un'operazione al cervello per rimuovere un'ematoma che si era procurato battendo la testa. Ieri sera verso le 22, però, è stata dichiarata la sua morte cerebrale. Dopo l'incidente, erano stati avvertiti i familiari di Orvieto che si erano precipitati a Malta.
Nell'Isola ci sono il papà e la mamma del ragazzo che hanno manifestato ai medici del Mater Dei di volere donare gli organi del figlio. Probabile che l'espianto avverrà in serata. La famiglia Orvieto, che ha altri due figli, un maschio ed una femmina, non è stata lasciata da sola in questa tragedia. Alcuni amici di Martino si non precipitati a Malta, appena appresa la notizia dell'incidente sul lavoro. Il papà con il fiato rotto dall'emozione ha detto: "Con gli organi di Martino ridiamo la vita a qualcuno". Subito dopo l'espianto la salma verrà restituita ai familiari.